“Vaccinarsi è un dovere morale”
“La vaccinazione è un dovere morale e civico. Senza attenzione e senso di responsabilità rischiamo una nuova paralisi della vita sociale ed economica; nuove, diffuse chiusure; ulteriori, pesanti conseguenze per famiglie e imprese. Se la legge non dispone altrimenti, si può dire: ‘In casa mia il vaccino non entra’. Ma questo non si può dire per ambienti comuni, non si può dire per gli spazi condivisi, dove le altre persone hanno il diritto che nessuno vi porti un altro pericolo di contagi, perché preferiscono dire: ‘In casa mia non entra il virus’”. È il chiaro messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella a tutti coloro che ancora, per scelta, non si sono vaccinati contro il covid-19. Un messaggio a cui le principali testate danno oggi grande rilievo. Mattarella non solo ha ricordato al paese che è “il virus che limita le libertà, non le regole per sconfiggerlo”, ma è anche intervenuto per dare una scossa alla politica. In quello che i giornali definiscono un assist a Draghi, il Presidente ha invitato i partiti della coalizione ha proseguire nell’iter di approvazione delle riforme. “Gli interventi e le riforme programmate – le sue parole – devono adesso diventare realtà. Non possiamo fallire: è una prova che riguarda tutto il Paese, senza distinzioni”. Tra le riforme da non far naufragare, quella della giustizia (Corriere della Sera).
Soli in piazza. Un flop le manifestazioni di no vax e anti Green pass organizzate ieri in tutta Italia, con iniziative saldate e raduni quasi deserti, racconta il Quotidiano nazionale. Non sono mancati i soliti e vergognosi paragoni tra Shoah e pass sanitario, con un consigliere leghista di Firenze – Andrea Asciuti – a unirsi a questo delirante coro (Repubblica Firenze). Dopo le critiche, ancor più inquietante la replica: “si può non essere certamente d’accordo con la posizione che ho espresso ma non si può non riconoscere che quello che ho espresso è largamente condiviso anche all’interno della Lega”. Il Corriere ricorda peraltro che tra i manifestanti anti-Green pass a Roma c’era una delegazione di parlamentari leghisti. Intanto anche da Torino arrivano affermazioni farneticanti: a pronunciarle, nuovamente, la consigliera Cinque Stelle Monica Amore. Dopo il caso del suo post antisemita, ora Amore avrebbe fatto telefonate no vax al figlio di una donna ricoverata, che si è rivolto agli avvocati per i contatti “molesti e inopportuni” della consigliera (Stampa Torino). Nel novero delle posizioni inquietanti sui vaccini, anche quella presentata su La Stampa (che ha aperto un confronto tra contrari e favorevoli al Green pass) da Carlo Freccero, che arriva a contestare le parole della senatrice a vita e Testimone della Shoah Liliana Segre, affermando che il paragone impossibile Shoah-pass sanitario sarebbe invece possibile.
Il futuro della scuola. L’estensione dell’obbligo di green pass alla scuola per il momento è sospeso. Si attende di vedere se il numero dei vaccinati tra il personale scolastico continuerà ad aumentare e raggiungerà la soglia necessaria. L’obiettivo ultimo lo ribadisce il Capo dello Stato: “Occorre tornare a una vita scolastica ordinata e colmare le lacune che si sono formate. Il regolare andamento del prossimo anno scolastico deve essere un’assoluta priorità”. E i vaccini sono lo strumento primario per garantire che questo accada. Lo sottolinea anche l’economista Roger Abravanel al Messaggero. “La dad non sparirà mai completamente. – afferma Abravanel – E soprattutto, ci sarà una rivoluzione nella didattica, perché il Covid ha rivelato grandi opportunità di trasformazione tecnologica della società e dell’economia”.
Assalto al Congresso, le testimonianze. “Non ero mai stato insultato a quel modo mentre indossavo la divisa: mi dicevano ‘n. di merda’. Altri incitavano a uccidermi: ‘Non è un vero americano’”.Sono le dolorose parole di uno dei quattro poliziotti che hanno testimoniato alla prima udienza della commissione di inchiesta sull’assalto al Congresso dello scorso gennaio. L’inchiesta, spiega Repubblica, è diretta a capire quali siano state le falle che hanno permesso ai manifestanti di entrare. “Ma vuol anche svelare le responsabilità politiche. Quelle di certi deputati legati ai complottisti di QAnon come Marjore Taylor Green, vista il giorno precedente insieme ad alcune persone poi implicate nella rivolta, intenta a fargli fare un tour del palazzo. E quelle dell’ex presidente Trump”.
Il coraggio di donare. Il Corriere ricostruisce la storia di Idit Harel, israeliana che ha deciso di donare un rene a un malato in attesa di trapianto. A riceverlo è stato un bambino palestinese, colpito alla nascita da un problema congenito, in attesa dai suoi tre anni del trapianto. “Sono stata ispirata dai racconti e dagli insegnamenti di mio nonno, sopravvissuto alla Shoah – le parole di Idit -. Mi raccomandava di seguire la tradizione ebraica: non esiste dovere più alto che quello di salvare una vita”. “Orgogliosamente di destra”, scrive il Corriere, la donna è diventata “un simbolo della convivenza possibile”.
Complottismo iraniano. In Iran da più di due settimane si protesta per la scarsità d’acqua. Negli ultimi giorni le manifestazioni si sono fatte più intense e sono state represse con violenza dalle forze di sicurezza. Le autorità, oltre a non rispondere alle richieste dei manifestanti, hanno anche dichiarato che il Mossad le avrebbe fomentate. Racconta tutto di questo presunto complotto Libero.
Daniel Reichel