L’altruismo della felicità

Due campioni vincono a pari merito la gara di salto in alto alle Olimpiadi. Hanno superato l’asticella a 2,37 e insieme decidono di non andare oltre. Decidono di non voler essere primi da soli e accettano di condividere la fama e l’entusiasmo. Così vedi due uomini, diversi per definizione e per aspetto, abbracciarsi di cuore ed esultare insieme. Due sportivi destinati a confrontarsi e a cercare di prevalere l’uno sull’altro, decidono di dimenticare lo spirito della competizione, che vorrebbe stabilire quale sia il migliore fra i due, il migliore di tutti, e fanno vincere lo spirito di umanità, lo spirito della condivisione, e tripudiano insieme. I due campioni di umanità – e, qualcuno potrà anche dire, campioni di furbizia – affermano che la condivisione non toglie nulla alla gioia della vittoria e, anzi, finisce per dimostrare, magari anche solo per puro caso, che la felicità può coincidere con un atto altruistico.

Dario Calimani

(3 agosto 2021)