“Cassazione ci riconosce onlus parziaria,
per la Comunità di Milano è una vittoria”

La Comunità ebraica di Milano è una onlus parziaria. È quanto sancito dalla Corte di Cassazione in una recente sentenza che chiude una vicenda giudiziaria durata dieci anni. Un risultato importante, sottolineano il presidente e il segretario della Comunità milanese Milo Hasbani e Alfonso Sassun. “Sapevamo di avere ragione ma che sarebbe stato un iter difficile. Abbiamo fatto bene a tenere duro in tutti questi anni e i risultati si sono visti”, afferma Hasbani.
La vicenda ha avuto inizio nel 2011, con l’Agenzia delle Entrate intervenuta su una questione legata a una vendita di un immobile comunitario. “Era stato fatto un accertamento e l’Agenzia sosteneva che noi non fossimo una onlus. – spiega Sassun – E quindi che non avessimo diritto alle esenzioni e tassazioni agevolate che ne derivano”. La Comunità allora aveva fatto ricorso, ottenendo un primo risultato dalla Commissione tributaria provinciale di Milano. “La Commissione ci ha dato ragione, dicendo però che siamo Onlus parziaria, cioè solo per le attività socio-assistenziali, vale a dire servizi sociali e casa di riposo”.
Da subito, spiegano Hasbani e Sassun, al fianco della Comunità è stata fatta intervenire l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, mentre a seguire dal punto di vista legale la vicenda è stato lo studio di Roma del professor Maurizio Leo. “Hanno lavorato molto bene. – evidenzia Hasbani – Abbiamo vinto in primo grado, abbiamo vinto in appello e poi si è arrivati in Cassazione”. In questo ultimo ricorso lo studio legale ha chiesto che la Comunità venisse riconosciuta come Onlus completa, anche per la scuola. “Questo perché – spiega Sassun – le Comunità ebraiche come Milano hanno dovuto aprire una scuola ebraica in quanto gli studenti ebrei erano studenti in condizione di disagio a seguito delle leggi razziali”. La Cassazione ha respinto entrambi i ricorsi, sia quello dell’Agenzia delle entrate sia quello della Comunità per il riconoscimento ad Onlus completa. “Ma è stata confermata la sentenza d’appello che dice che siamo una Onlus parziaria”. Una vittoria importante, affermano Hasbani e Sassun, “per tutto quello che ne consegue e perché finalmente conclude tutta questa complicata vicenda”.