Crisi climatica, ultima chiamata

Le nazioni hanno ritardato così a lungo la riduzione delle loro emissioni di combustibili fossili che non possono più impedire che il riscaldamento globale si intensifichi nei prossimi 30 anni, anche se c’è ancora una breve finestra per prevenire un futuro peggiore. È la sintesi del New York Times di quanto emerso dal rapporto sui cambiamenti climatici dell’Onu. Un report che spiega come i cambiamenti climatici alla base dell’aumento della frequenza e dell’intensità di fenomeni meteorologici disastrosi, come piogge torrenziali e ondate di grande caldo, sono “inequivocabilmente” dovuti alle attività umane e sono “senza precedenti” (Il Post). In prima pagina il Corriere parla di “ultima chiamata per fermare la catastrofe”. “Purtroppo il livello di riscaldamento attuale, creato dall’uomo, resterà con noi a lungo, a meno che non si trovino soluzioni tecnologiche per assorbire i gas serra che abbiamo già emesso, eliminando o limitando quindi le concentrazioni già presenti in atmosfera”, spiega al Corriere Claudia Tebaldi, climatologa coautrice del rapporto. La scienziata comunque sottolinea che ogni intervento d’ora in avanti sarà importate. Intervistato da Repubblica, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani è d’accordo: “sarà un decennio decisivo, – afferma – altrimenti ci attendono scenari insostenibili e letali”.

Pandemia. Altro tema ormai da settimane al centro delle cronache dei giornali, il Green pass. In particolare dal ministero dell’Interno fanno sapere che i ristoratori non dovranno controllare l’identità dei clienti, ma solo che abbiano il Green pass. Intanto notizie positive arrivano da Israele, come raccontano Corriere e Fatto Quotidiano, con i dati pubblicati dal ministero della Sanità locale che dimostrano come il vaccino resta efficace al 93% nel prevenire i ricoveri e le forme gravi di malattia da Covid-19. Ottimi risultati anche per un farmaco sperimentale sviluppato da un team israeliano: il 93% dei 90 pazienti gravi affetti da coronavirus a cui è stato somministrato il farmaco è stato dimesso in 5 giorni. La notizia è stata data dal Jerusalem Post e oggi ripresa da Avvenire. Il farmaco è nella seconda fase di sperimentazione, che è stata condotta ad Atene.

Francia, antisemitismo no vax. Secondo alcuni manifestanti no vax francesi sarebbe “l’oligarchia ebraica” ad essere responsabile della pandemia, dell’obbligo di vaccinazione e delle restrizioni per i renitenti alla puntura. “Se all’inizio c’erano manifestanti no vax pronti a identificarsi con le vittime della Shoah esibendo a sproposito le stelle gialle simbolo dei prodromi di un genocidio, sabato scorso si sono sentiti slogan antisemiti”, racconta Elisabetta Rosaspina sul Corriere, descrivendo il nuovo delirio delle piazze anti-vaccini e green pass.

Ius soli. La ministra dell’interno Luciana Lamorgese in riferimento allo ius soli, dopo la sollecitazione del presidente del Coni Giovanni Malagò in occasione dei successi azzurri alle Olimpiadi di Tokyo, ha definito la questione un “tema giusto, spero ci sia una sintesi politica”. Sul Fatto Quotidiano Gad Lerner riflette sulla questione e sostiene la necessità di allargare a tutti lo ius soli, non solo ai casi degli sportivi. “Ci sono tante altre madri come la badante Veronica, madre di Eseosa Desalu, – scrive Lerner – impegnate in una vita di sacrifici, che vorrebbero vedere i loro figli andare in gita scolastica all’estero con i loro compagni di classe, e risparmiargli le lunghe file per il rinnovo del permesso di soggiorno, essendo nati in Italia o arrivati qui da bambini”.

Caso Durigon. Anche il leader del Pd Enrico Letta chiede l’allontanamento del sottosegretario leghista all’Economia Claudio Durigon, dopo la proposta di quest’ultimo di intitolare un parco a Latina al fratello di Benito Mussolini, Arnaldo. E non come è ora a Falcone e Borsellino. “Quelle di Durigon – dice il segretario dem al Fatto Quotidiano – sono affermazioni che in un colpo solo infangano l’antifascismo da cui è nata la nostra Repubblica e la memoria di due eroi civili come Falcone e Borsellino”.

I pregiudizi dell’Unrwa. L’ong Un Watch ha identificato 101 comportamenti scorretti negli ultimi 5 anni sui social da parte di funzionari e docenti dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi. Ne parla oggi Libero, sottolineando la faziosità dell’agenzia Onu e la mancanza di indagini interne serie.

Tavola casher. In una serie dedicata a cibo e religione, Marino Niola su Repubblica parla delle regole della casherut e della tradizione culinaria che è derivata da secoli di rispetto di queste regole. “Di fatto, i ricettari, tramandati di generazione in generazione, danno vita ad un grande patrimonio alimentare, – scrive Niola, che cita il libro di Miriam Camerini Ricette e precetti – attraverso il quale l’antico popolo di Israele si ritrova unito, anche se disperso ai quattro angoli del pianeta. Così la cucina diventa un fatto che è al tempo stesso intimamente domestico e intensamente pubblico. Perché mangiare alla giudia significa prima di tutto non dimenticare mai che il cibo è una cosa sacra”.

Daniel Reichel