La memoria di Piazzale Loreto

Il 10 Agosto 1944 in piazzale Loreto avveniva uno dei più tragici episodi della storia milanese durante la Resistenza. Un plotone fascista della legione autonoma Ettore Muti fucilava, per ordine della sicurezza nazista, 15 partigiani prelevati dal carcere di San Vittore. Con queste fucilazioni si pensava che la strategia del terrore nazifascista potesse isolare i combattenti della Resistenza dalla popolazione. L’eccidio di piazzale Loreto ottenne invece l’effetto opposto e Milano non ha mai dimenticato questa barbarie.
Il sacrificio dei 15 Martiri ci obbliga ad un esame di coscienza, rappresenta per noi un forte richiamo a contrastare il riemergere dei nazionalismi all’origine della Prima e della Seconda guerra mondiale, il ripresentarsi di movimenti neofascisti e neonazisti, di chiusure egoistiche, di una preoccupante deriva xenofoba, razzista e antisemita che attraversa il mondo intero e il nostro stesso Paese. C’è un nemico invisibile che dobbiamo combattere: quel nemico è costituito dall’indifferenza, dall’acquiescenza delle coscienze, di fronte ai mali della nostra società, alle sofferenze del nostro prossimo, rese ancora più drammatiche dalla crisi sanitaria economica e sociale che sta attraversando il nostro Paese. Eppure c’è chi sembra dimenticare che la pandemia ha provocato oltre 128.000 decessi nel nostro Paese e chi addirittura fa ignobili e vergognosi paragoni tra Shoah, regime nazista e disposizioni sui vaccini anti covid. Si sono verificati e si ripetono in diversi comuni e a Milano, Città Medaglia d’Oro della Resistenza, episodi di aperta apologia del fascismo che offendono la memoria di chi ha dato la propria vita per la nostra libertà. Importanti sono state diverse decisioni da parte della Procura della Repubblica di Milano, sulla scorta delle denunce delle forze dell’ordine, riguardanti manifestazioni neofasciste avvenute in città negli ultimi anni. Come Anpi ci siamo costituiti parte civile nel processo contro gli ultras della Lazio che il 24 aprile del 2019 dispiegarono, proprio a pochi passi dal Monumento dedicato ai 15 Martiri, un vergognoso striscione inneggiante a Mussolini. Ci auguriamo che le denunce e i rinvii a giudizio sfocino in condanne definitive ed esemplari. Abbiamo bisogno di una estesa coscienza collettiva antifascista a partire dallo Stato che deve adoperarsi per infliggere condanne e sciogliere formazioni neofasciste e neonaziste, con gli strumenti che già esistono, quelli delle leggi Scelba e Mancino.

Fare Memoria significa anche mettere in atto azioni concrete “Anche la targa – affermava Giovanni Pesce in un suo intervento in Consiglio Comunale nel 1963 – di una via o di una piazza che ricordi un nome glorioso o un episodio significativo della lotta popolare antifascista rappresentano un contributo da non sottovalutare. Così rappresentò un contributo all’unità d’Italia il monumento milanese alle Cinque Giornate”. Il Memoriale della Shoah, simbolo della deportazione antiebraica e politica, oggetto nei giorni scorsi di un inqualificabile e vile attacco e la Loggia dei Mercanti, monumento dedicato alla Resistenza italiana, in tutta la sua complessità, sono luoghi da valorizzare e tutelare, che non devono essere lasciati soli. L’Anpi di Milano ha donato, il 12 maggio scorso, al Comune e ai milanesi uno straordinario progetto della partigiana e architetto Cini Boeri, portato avanti dal nipote Antonio e realizzato dallo Studio di Stefano Boeri, di riqualificazione della Loggia dei Mercanti, per togliere questo luogo così significativo all’inaccettabile stato di degrado in cui si trova da anni. Vogliamo rendere la Loggia un luogo vivo della Memoria, della cultura e della storia di Milano. Per questo abbiamo in programma, oltre ad iniziative di carattere culturale e storico visite guidate con le scuole alle quali proporremo l’adozione di uno o più Combattenti per la libertà, con il suggerimento di approfondirne le biografie. Abbiamo apprezzato l’importante lavoro compiuto dal Questore di Milano e dalla Polizia Locale, sui problemi relativi alla sicurezza in piazza Mercanti, dove si sono recentemente verificate violente risse tra bande giovanili. La presenza di uomini e donne in divisa costituisce un importante deterrente contro il manifestarsi di questi episodi. Ora, d’intesa con l’Amministrazione Comunale stiamo predisponendo un programma di interventi per il contrasto al degrado, per il quale, a nostro avviso, sono necessari il potenziamento dell’illuminazione, la posa di cartelli che invitino i cittadini al rispetto di questo luogo così significativo per Milano, l’installazione di telecamere di videosorveglianza. È nostra ferma convinzione che ricordare il sacrificio dei 15 Martiri di Piazzale Loreto, significa anche rilanciare, con concreti segnali, oltre che con l’impegno democratico e antifascista, la Memoria di quel tragico episodio del 10 agosto 1944. Dal sacrificio dei Quindici Martiri di piazzale Loreto è nata la Costituzione repubblicana, bussola, e guida indispensabile della nostra democrazia, oggi più che mai, in questa fase così difficile e delicata che il nostro Paese sta attraversando.

Roberto Cenati, Presidente Anpi Provinciale di Milano

(Testo dell’intervento pronunciato alla cerimonia in piazzale Loreto)