Israele e la pandemia delta
Mentre in Italia alcune regioni, Sicilia su tutte, rischiano di tornare in zona gialla a causa dell’aumento dei contagi, l’attenzione dei quotidiani italiani sul fronte pandemia è dedicato a Israele. Il perché lo spiega il quotidiano Domani: “Se c’è un paese a cui guardare per avere un’anticipazione di ciò che dobbiamo aspettarci dalla pandemia, quel posto è Israele. È arrivata prima su tutto: ha corso con le vaccinazioni, ha fatto da precursore con i green pass, è già partito con la terza dose di vaccino”. E ora è investito dalla quarta ondata di contagi con oltre 6mila positivi registrati in 24 ore. Il Premier Bennett parla di “pandemia delta”. Sono tornate in vigore molte restrizioni, e il lockdown torna ad essere un’opzione da tenere in considerazione (Avvenire, Messaggero). Da oggi per chi atterra a Tel Aviv da una trentina di Paesi, fra cui l’Italia, torna obbligatoria la quarantena, anche se si è vaccinati o guariti dal Covid. E intanto prosegue l’impegno per immunizzare i non vaccinati e per proteggere con la terza dose le fasce a rischio. “Per chi si è vaccinato a gennaio, l’efficacia del vaccino è calata al 16%, mentre nello stesso lasso di tempo la protezione dalla malattia grave è data tra 1’86% e il 94% e la prevenzione dai ricoveri tra l’82% e il 91%”, scrive Repubblica, spiegando come i vaccini stiano comunque evitando i ricoveri gravi. Lo sottolinea anche Arnon Shahar, responsabile Covid per la cassa mutua Maccabi, intervistato dal Giornale.
Ius soli, politica divisa. La tensione sullo ius soli, la cittadinanza italiana a chi nasce sul suolo nazionale, negli ultimi giorni è tornata a montare come un’onda, racconta oggi il Corriere. Tre proposte di legge sono state presentate un anno fa a riguardo e mai discusse. Forse il Parlamento le riprenderà a settembre. Almeno questa è la proposta del segretario del Pd Enrico Letta a cui risponde con un netto rifiuto il leader della Lega Matteo Salvini, che nel frattempo, scrivono Corriere e Repubblica, attacca la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese sulla gestione sbarchi. In tema ius soli, il Corriere intervista il favorevole Mauro Berruto, membro della segreteria Pd, e il contrario Nicola Molteni, sottosegretario agli Interni in quota Lega. Sulla questione delle seconde generazione e integrazione, Repubblica dà invece voce a Naadesha Uyangoda, autrice del pamphlet L’unica persona nera nella stanza: “La cittadinanza è un diritto non una ricompensa”, la sua valutazione rispetto alla proposta dello ius soli sportivo. E sul confronto avviato su Repubblica rispetto alla cancellazione del termine razza dal nostro ordinamento, Uyangoda afferma: “Razza è un termine che riguarda le condizioni che influenzano la mia vita. Non va rimosso”.
Una mozione di sfiducia per Durigon. Sui quotidiani italiani cronache (Corriere, Stampa, Fatto Quotidiano, Repubblica, Domani) e diversi interventi rispetto al caso Durigon, il sottosegretario all’Economia della Lega che ha proposto per Latina di intitolare ad Arnaldo Mussolini un parco, e non più a Falcone e Borsellino. Ora Pd, Cinque Stelle e Leu – ma anche alcune voci di Forza Italia – fanno pressione perché si arrivi a votare una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Repubblica dedica un ritratto a Durigon e lo definisce “Più littorio che leghista l’ex sindacalista che pare uscito da una commedia all’italiana”. Per Gad Lerner, Fatto Quotidiano, tocca a Draghi sollevare il sottosegretario dal suo ruolo, mentre su La Stampa Elena Loewenthal, nel sostenere la necessità di allontanare chi propone intitolazioni a Mussolini, si chiede: “Perché la destra nostrana non riesce a scovare altri modelli cui richiamarsi, più credibili e accettabili di uno come Mussolini? Ma soprattutto, perché questo nostro Paese sembra rassegnato a tali nostalgie, come se non potesse farci più niente?”.
Piazzale Loreto. Si è tenuta ieri la cerimonia a piazzale Loreto, in memoria dell’eccidio di 15 partigiani prelevati dal carcere di San Vittore e fucilati da un plotone fascista il 10 agosto 1944. Un’occasione per fare memoria, ma anche per ribadire che i paragoni con il passato sono impossibili, come hanno ricordato gli intervenuti alla cerimonia tra cui Roberto Cenati, presidente dell’Anpi provinciale. Il grido da piazzale Loreto: “Non paragonate la Shoah ai vaccini e ai Green Pass”, la sintesi di Repubblica Milano.
Francia, processo per il cartello antisemita. Resta in carcere e sarà processata l’8 settembre per incitamento all’odio razziale l’insegnante che alla manifestazione anti-pass sanitario di Metz reggeva un cartello antisemita, con i nomi di personaggi pubblici, quasi tutti ebrei, indicati come “traditori” sotto la domanda “ma chi?”, ritornello dei teorici di un complotto ebraico dietro la pandemia. Cassandre Fristot, 34 anni, già consigliera del Fronte Nazionale, rischia, oltre al posto di lavoro, un anno di prigione e una sanzione da 45 mila euro (Corriere).
Segnalibro. Repubblica recensisce il libro dello scrittore israeliano Amir Gutfreund – morto nel 2015 -, Per lei volano gli eroi, edito da Neri Pozza e tradotto da Raffaella Scardi. “Nelle seicento pagine di questo romanzo – scrive Lara Crinò – Gutfreund intesse vita quotidiana e Storia; come presago di dover lasciare a metà la sua vita, registra qui ciò che ha visto, mangiato, sentito, provato negli anni della sua formazione. Ci sono le elezioni e le partite di calcio, l’Eurofestival e gli attori famosi, la disillusione dei padri e le loro speranze per quei figli che sono in fondo l’unica Terra Promessa”.
Daniel Reichel