Afghanistan: una crisi, tante emergenze
Anche il mondo ebraico si mobilita

Dalla tutela dei diritti civili alla minaccia del radicalismo islamico, l’evoluzione della crisi in Afghanistan, con la caduta del paese in mano ai talebani, preoccupa anche le istituzioni dell’ebraismo italiano, che si sono immediatamente attivate per valutare la situazione. Al centro delle consultazioni in corso di svolgimento la necessità di coordinare reazioni efficaci in sintonia con i due organismi che rappresentano l’ebraismo mondiale ed europeo, rispettivamente il World Jewish Congress e lo European Jewish Congress.
Fra i temi analizzati, la tutela dei diritti civili delle popolazioni coinvolte nel nuovo scenario mediorientale con particolare riferimento alle donne; gli effetti del ritorno dei talebani al potere sulla sicurezza di Israele e di tutte le società democratiche; la possibilità che si rafforzino i movimenti islamisti anche al di fuori dell’Afghanistan; la necessità di governare in maniera equilibrata flussi migratori già molto problematici che rischiano di essere ora ulteriormente sconvolti dalla fuga di migliaia di afghani dal regime talebano. Sfide che coinvolgeranno le istituzioni europee ed internazionali, ma anche le singole società. Da qui l’importanza anche per il mondo ebraico di prepararsi a nuovi scenari.