Carla Di Veroli (1961-2021)
Carla Di Veroli, Baruch Dayan Haemet.
Era una passionale con gran senso civico, a sostegno delle persone più deboli, non risparmiandosi mai. Avendo sempre a cuore il bene sociale. Sentiva il testimone che le aveva lasciato la zia, ritornata dal lager, Settimia Spizzichino, di benedetta memoria.
Per cui nel suo attivismo politico c’era sempre un tassello e un impulso che faceva la differenza: la spinta automatica a non arrendersi all’impossibile.
Lavorava dietro le quinte ed era sempre presente alle manifestazioni pubbliche, senza mai mancare di dare il suo contributo attivo. Sensibile alla causa ebraica e ai diritti dello Stato di Israele si è impegnata talmente di persona, anche a costo di compromettere relazioni sociali private e professionali. Come si dice in gergo: ci metteva la faccia.
Che il suo ricordo sia di benedizione.
Jonatan Della Rocca