Yad Vashem, Dayan presidente
“Sulle nostre spalle
molte responsabilità”

L’ex console generale israeliano a New York Dani Dayan è da oggi il nuovo presidente dello Yad Vashem, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme. Una delle istituzioni più importanti e rappresentative dello Stato ebraico.
Nato a Buenos Aires nel 1955, immigrato in Israele nel 1971, va a ricoprire un incarico rimasto vacante dal 2020 in seguito alle dimissioni di Avner Shalev (che dello Yad Vashem è stato guida per 27 anni). Una nomina nell’aria che ha, da queste ore, i crismi dell’ufficialità.
Dopo aver ringraziato il governo per la fiducia accordatagli, Dayan si è mostrato entusiasta di intraprendere questa sfida. “Molto più di un incarico, una missione” ha detto a proposito della sua nuova posizione. “Compito dello Yad Vashem non è solo quello di ricordare. Sulle nostre spalle – ha affermato – anche la responsabilità di fare ricerca, educare, documentare, validare la verità storica e respingere ogni forma di distorsione della Shoah così da salvaguardare la Memoria e assicurare che il popolo ebraico e l’umanità intera non dimentichino mai”.
Tra i vari incarichi dal luglio 2007 al gennaio 2013 Dayan è stato anche presidente del Consiglio Yesha, espressione del movimento degli insediamenti israeliani in Cisgiordania.