Il diritto in Afghanistan

Parlando di Afghanistan, possiamo rifarci al 1748: Montesquieu, De l’Esprit des Lois: “La liberté même a paru insupportable à des peuples qui n’étaient pas accoutumés à en jouir. C’est ainsi qu’un air pur est quelquefois nuisible à ceux qui ont vécu dans les pays marécageux” oppure al 1972: Walker Connor, Nation-Building or Nation-Destroying? World Politics, vol. 24, no. 3, 1972, p. 319 ss.: “Scholars associated with theories of Nation Building have tended either to ignore the question of ethnic diversity or to treat the matter of ethnic diversity superficially as merely one of a matter of minor impediments to effective State – integration” . Poiché le leggi dovrebbero essere adeguate a coloro ai quali si applicano, dissento rispettosamente dai passati tentativi di insegnare il nostro diritto agli afghani, al posto dei sistemi comparati. Forse bisognerebbe: a) ridare un’occhiata alla teoria – da noi diffusa poco o nulla – dei legal origins, b) espungere il diritto comparato dagli orpelli culturali per vederlo soprattutto in un ‘ottica di politica legislativa. Nel caso dell’Afghanistan, temo che gli esiti me ne stiano dando ragione.

Emanuele Calò, giurista