L’intervento del Gran Rabbinato d’Israele
“Affermazioni dispregiative sulla Torah,
necessario che il papa chiarisca”

Preoccupazione, nel Gran Rabbinato d’Israele, per alcune posizioni recentemente espresse da papa Bergoglio. Durante l’udienza generale dello scorso 11 agosto il papa, citando alcuni passi dai testi sacri cristiani, si era lasciato andare ad alcune considerazioni sulla Torah che lasciavano intendere di ritenerla arcaica e non più in grado di “dare vita”. Una posizione duramente contestata da parte di rav Rasson Arousi, presidente della Commissione del Gran Rabbinato per il Dialogo con la Santa Sede. Destinatario di una lettera di protesta a sua firma, riferiscono alcuni organi di stampa, la controparte vaticana: il cardinale Kurt Koch, presidente della Commissione per i Rapporti religiosi con l’Ebraismo della Santa Sede. L’accusa è di aver dato linfa a un “insegnamento sprezzante verso gli ebrei e verso l’ebraismo”. Storture non nuove ai vertici della Chiesa ma che, viene evidenziato, si ritenevano “completamente ripudiate”. La richiesta di rav Arousi al cardinale Koch è di un intervento chiarificatore affinché sia assicurato il netto ripudio di “ogni conclusione dispregiativa”.