“Sicurezza, è l’ora dell’Europa”

Un nuovo attacco terroristico sarebbe stato sventato dalle forze di sicurezza Usa in azione a Kabul. Nell’azione, avvenuta tramite drone, sarebbero morti anche alcuni civili.
Sono queste, come noto, le ultime ore di presenza sul territorio. Tutto intorno una città il cui rumore, racconta Repubblica, “non è più soltanto quello della disperazione e della speranza di chi vuol partire”. Ma anche quello “delle deflagrazioni e della morte”.
Sulla sicurezza adesso tocca all’Europa: è quanto afferma, in una intervista con il Corriere, l’alto rappresentante della Ue per gli Affari Esteri Josep Borrell. “Come europei – sottolinea – dobbiamo usare questa crisi per imparare a lavorare di più insieme. E per rafforzare l’idea dell’autonomia strategica. Dovremmo essere in grado di muoverci anche da soli. Rafforzando le nostre capacità, rafforziamo la Nato”. Sul tema profughi il suo pensiero è questo: “Qualunque Paese ha il dovere di proteggere il suo territorio. Dall’altra parte, queste misure devono essere proporzionali e non devono impedire a chi cerca asilo di presentare la propria richiesta, che va trattata in base al principio di non-respingimento”.
In risalto le parole pronunciate a Ventotene dal Capo dello Stato Sergio Mattarella sugli indifferenti “di fronte alle sofferenze dei migranti”. Per La Stampa “a cinque mesi dal gong del suo mandato, Mattarella sfodera una franchezza di giudizio che non si era mai consentito”.

Tornano in evidenza violenze e deliri dell’universo no vax (compreso l’infame accostamento con le vittime della persecuzione antiebraica messa in pratica dal nazifascismo). Il Corriere parla di “fitte riunioni al Viminale per approntare un piano di sicurezza in vista del vero banco di prova per il futuro del movimento ribelle”. E cioè l’esordio del Green Pass obbligatorio su treni, navi e aerei a partire dalla giornata di mercoledì.

Interruzione dei rapporti diplomatici tra Marocco e Algeria. A spingere Algeri verso questa clamorosa frattura, scrive Il Fatto Quotidiano, “la disputa di lunga data sul Sahara Occidentale, il rapporto di normalizzazione del Marocco con Israele e le rivelazioni che i servizi segreti marocchini avrebbero spiato i telefoni dei funzionari algerini con Pegasus”.

Asa Kasher, professore emerito di etica e filosofia all’Università di Tel Aviv, si dice preoccupato per l’assenza di figure ed entità di spessore sulla scena internazionale. “Gli Usa – dice al Giornale – hanno deposto il primato. L’Europa non l’ha mai avuto. L’Onu è opportunista. Non c’è nessuno che possa dire ai talebani ‘se non smetti di terrorizzare il tuo popolo incontrerai i miei paracadutisti'”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(30 agosto 2021)