Le celebrazioni per il centenario
“Il Maccabi è sport, ma anche valori”

Con i suoi oltre 450mila affiliati in circa 80 Paesi la Maccabi World Union è una delle organizzazioni ebraiche più importanti al mondo. La più rilevante in ambito sportivo. Una storia nata esattamente un secolo fa, nel 1921, in un’Europa in trasformazione destinata a confrontarsi, di lì a poco, con la mortale minaccia del nazionalismo antisemita. 
“Il sionismo restituisce nuova vita all’ebraismo. Moralmente attraverso il rinnovamento dell’ideale popolare, corporalmente attraverso lo sviluppo dell’educazione fisica. Che ci dia nuovamente l’ebraismo dei muscoli che è andato perso” sosteneva Max Nordau, il celebre leader sionista che ne fu uno dei propugnatori.
Dal Congresso di Karlovy Vary da cui questa avventura prese avvio ad oggi, un lungo percorso al centro di varie iniziative. Come quella svoltasi la scorsa domenica, nel quartier generale di Ramat Gan, alla presenza del Presidente israeliano Isaac Herzog.
“Collegata in streaming c’era tutta la nostra grande famiglia, la famiglia del Maccabi. Anche l’Italia, sempre partecipe e propositiva” sottolinea Carlos Tapiero, rabbino e responsabile del dipartimento educativo del Maccabi. “Le parole del presidente Herzog – prosegue – sono state alquanto significative: il suo riferirsi a noi come a un modello non soltanto sportivo è stato gratificante. Ed è la verità: tra i nostri valori ci sono infatti sionismo e impegno per garantire un futuro ebraico attraverso le generazioni. Una sfida imprescindibile”.
Coinvolte anche alcune “vecchie glorie” dello sport. Come Tal Brody, il forte cestista d’origine statunitense che negli Anni Settanta ha fatto grande il Maccabi del basket portandolo a vincere la sua prima Eurolega. “Tutti gli interventi, tutte le relazioni, hanno messo in luce quanto il Maccabi abbia rappresentato e continui a rappresentare per l’ebraismo mondiale. Siamo consapevoli – osserva ancora Tapiero – di avere sulle spalle una grande responsabilità”.
Responsabilità che passa, come sempre, dalla consapevolezza di ciò che si è e si vuol rappresentare. Per il Maccabi una data sempre più vicina: marzo 2022. La prossima primavera sarà infatti il momento buono per inaugurare il nuovo museo allestito per raccontare, anche con reperti e vestigia di enorme fascino, la storia dello sport e dell’associazionismo ebraico. 
“L’inaugurazione sarebbe dovuta essere in dicembre. La situazione contingente ci ha però costretto a un rinvio. Qualche mese di pazienza in più, ma ne varrà la pena”, assicura Tapiero. Anche l’Italia, annuncia, avrà un suo spazio considerevole. Anche nel nome del grande giornalista triestino Massimo Della Pergola, che molto ha dato anche al Maccabi e al suo sviluppo.

(Nell’immagine l’intervento di Herzog alle celebrazioni per i 100 anni del Maccabi)