La Germania si inchina a Edith Bruck:
“Grande contributo per la Memoria”

Ancora un riconoscimento in questo 2021 speciale per Edith Bruck.
Dopo l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana conferitale dal Capo dello Stato Sergio Mattarella in primavera e dopo la vittoria del Premio Strega Giovani con il suo ultimo libro di memorie Il pane perduto, la scrittrice e Testimone della Shoah d’origine ungherese ma da quasi 70 anni in Italia, si è vista assegnare l’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania.
Visibilmente toccata, Bruck ha ricevuto questo nuovo attestato dalle mani dell’ambasciatore tedesco Viktor Elbling. Un “servizio straordinario”: sono le parole con cui il diplomatico ha definito il suo impegno a far luce ricordando come Bruck, attraverso i libri e gli incontri con i giovani nelle scuole, “abbia contribuito in modo essenziale alla cultura della Memoria”.
Su quell’esperienza intergenerazionale di confronto si è poi soffermata, con emozionanti parole, la scrittrice. “È qualcosa – ha detto – che dà senso alla mia vita: loro mi ascoltano, anche con gli occhi”. Una conferma di quel che aveva detto in occasione della vittoria dello Strega Giovani: “Da anni intervengo nelle scuole e so che i ragazzi hanno sete di conoscenze. Se penso a loro – il suo messaggio – mi dico che non sono sopravvissuta inutilmente”.
A felicitarsi con Bruck nella cornice di Villa Almone residenza ufficiale dell’ambasciatore c’erano tra gli altri la presidente UCEI Noemi Di Segni; la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello; il presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia; il consigliere UCEI David Meghnagi; il capo della delegazione italiana presso l’Ihra Luigi Maccotta; il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi; il suo attuale presidente Marco Impagliazzo.

(Nell’immagine Edith Bruck e l’ambasciatore Viktor Elbling)

(3 settembre 2021)