Serie A e Serie B

Raramente si distinguono le due parole “emigrazione” ed “immigrazione”. Quando si parla di migrazioni si fa riferimento soprattutto al secondo fenomeno. Ovvero il dramma degli immigrati che arrivano in un altro paese, in Occidente soprattutto, o politicamente il problema su come gestire loro. Ecco che talvolta si inserisce nel dibattito la falsa idea che l’atto di migrare sia una “pacchia”, una “crociera”, una “vacanza”, quasi come se la motivazione di chi parte sia soltanto una sorta di bovarismo. Poche volte si pensa all’altro dramma, non l’arrivo ma la partenza, quella degli emigrati che lasciano il proprio paese natio, tutto ciò che sono costretti così ad abbandonare, le ragioni che vi sono alla base.
La perdita è anche per chi resta, per coloro che perdono un affetto, quindi un padre, una madre, un figlio, un marito, il timore di non rivederli più. Anche i luoghi spesso perdono i figli migliori, i più istruiti, in grado di cambiare eventualmente in meglio il futuro. Non è raro incontrare ragazzi immigrati con un buon titolo di studio ritrovatosi nelle nostre campagne e città a lavorare come braccianti, a vendere merce scadente per le strade, a chiedere l’elemosina, o peggio finiti nelle maglie della criminalità piccola o grande. Il sogno infranto di una vita migliore altrove. Chi non raggiunge questo obiettivo spesso finisce ugualmente per raccontare ai propri amici e familiari rimasti a casa di avercela fatta, di aver trovato oltre ad un luogo sicuro, un buon lavoro renumerativo e una bella abitazione, spingendo così altri giovani a partire. Queste narrazioni erano usali anche nel Ottocento e nel Novecento da parte degli italiani, degli slavi, degli ebrei che lasciavano i propri paesi e villaggi per le Americhe.
I flussi migratori ieri come oggi possono divenire in qualche modo comprensibili solo se nel viaggio oltre al punto d’arrivo viene fissato un luogo di partenza. Questi ultimi appaiono a noi quasi sempre come luoghi irrilevanti ed indistinti, un unicum. “Shithole countries” tagliò corto un esimio ex presidente degli Stati Uniti in riferimento alla provenienza degli immigrati. Dimenticando che il problema risiede proprio nel fatto che vi siano ancora luoghi e persone considerati di serie A e di serie B.

Francesco Moises Bassano

(10 settembre 2021)