Il progetto Ugei “Ask a Jew”
L’ebraismo raccontato su TikTok
Cos’è lo Yiddish? Parli “ebreo” o israeliano? Cosa vuol dire kasher? Gli ebrei sono circoncisi? Domande elementari, a volte banali che però trovano una risposta immediata e semplice sul canale social che spopola fra i più giovani: TikTok.
Un nuovo prodotto dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia sulla piattaforma cinese inventata nel 2015 da Alex Zhu e Luyu Yang, dal titolo Ask A Jew, sta ottenendo un importante riscontro: 33mila likes, 3500 follower che seguono la pagina, 13 video che danno risposte sull’ebraismo in meno di un minuto.
“Un successo in parte inaspettato” commenta Simone Santoro, ingegnere di 26 anni, presidente Ugei al suo secondo mandato. “Negli ultimi mesi ci siamo più volte interrogati su come raggiungere dei target di utenza diversi da quelli a cui ci siamo rivolti negli ultimi anni, o comunque da quelli a cui ci rivolgiamo abitualmente. Un nostro consigliere già ci aveva suggerito di sbarcare su TikTok”.
“Abbiamo pensato – sottolinea Santoro – che questa fosse un’opportunità da cogliere per raggiungere un target completamente diverso, quello degli adolescenti in fascia di età fra i 10 e i 18 anni, spesso assolutamente estranei alla conoscenza di ebrei ed ebraismo. Persone che non ne sanno nulla, ma che possono avere curiosità o domande. Pillole di ebraismo molto semplici, quindi, che trovano risposte immediate raggiungendo un pubblico molto giovane. Un progetto ideato, coordinato e diretto dal consigliere Ugei Joshua Bonfante, che di queste cose se ne intende, video girati e interpretati dai giovani dell’Unione”.
Santoro si entusiasma nel parlare dell’organizzazione giovanile alla cui guida si trova ormai da oltre un anno e mezzo. Ritiene che la vecchia Federazione Giovani Ebrei Italiani (Fgei) e l’attuale Ugei abbiano vissuto e vivano di alti e di bassi. “Partendo dal buono che abbiamo ereditato – dice – abbiamo cercato di migliorare”.
Durante i suoi due mandati Santoro e i Consiglieri eletti, racconta il loro presidente, hanno cercato di impostare il loro lavoro sul dialogo: un dialogo che includesse tutte le anime dell’ebraismo. Religiosi e non, ebrei di destra e di sinistra. “Mettendo in pratica il sottotitolo del nostro giornale HaTikwa: aperto al libero confronto delle idee nel rispetto di tutte le opinioni – sottolinea Santoro – vale tutto fuorché diffamazione, falsità e violenza verbale”.
Il dialogo non è diretto ai soli giovani ebrei, ma si estende in ogni direzione, come ad esempio nei confronti delle realtà islamiche e romanés. “Ci siamo sempre mossi in modo molto equidistante, e abbiamo cercato di farlo con una grande onestà intellettuale. Ci siamo distaccati dai toni da stadio e ci siamo rivolti a quella maggioranza silenziosa che aveva voglia di esprimere le proprie idee. I risultati ottenuti – spiega – ci stanno dando grande soddisfazione”.
Proseguendo nel cammino intrapreso in direzione del dialogo, ma anche dell’impegno politico, i giovani ebrei hanno in questi mesi organizzato varie dirette con la professoressa Milena Santerini, coordinatrice nazionale per la lotta all’antisemitismo, con l’eurodeputato Carlo Calenda e con l’ambasciatore Luigi Maccotta.
L’impegno più grande resta comunque quello di continuare ad aumentare il bacino di utenza dell’Unione, creando sempre più occasioni di aggregazione e di incontro. Ne è nato il dipartimento REWiBE, che ha portato l’Ugei a diventare una realtà aggregativa nazionale. “L’aspetto stilistico e la coerenza grafica – dice Santoro – sono tra le principali direttrici del progetto. Quello che ne è scaturito è un grande coinvolgimento dei giovani di Roma”. “Più tiepida la risposta di Milano – prosegue il presidente Ugei – ma ci stiamo lavorando”.
Due, aggiunge, sono i principali filoni su cui il Consiglio Ugei, la direzione esecutiva e molti collaboratori esterni stanno lavorando: il giornale HaTikwa e il progetto REWiBE, ma altri aspetti estremamente importanti sono il fundraising e l’affermazione dell’Unione a livello internazionale. “Abbiamo coltivato rapporti e partnership con importanti realtà ebraiche – racconta Santoro – tra cui lo European Jewish Congress, StandWithUs, il Keren Kayemeth LeIsrael ed il World Jewish Congress e siamo divenuti un riferimento nel panorama dell’EUJS e del WUJS. In tal senso stiamo per lanciare HaTikwa International, con contributi giornalistici da tutto il mondo. Per citarne uno su tutti, Ludovica Efrati, che dirigerà il desk e scriverà da Washinghton”.
Fra i progetti di attuale realizzazione il presidente annuncia l’avvenuta apertura delle iscrizioni per l’evento internazionale targato REWiBE “E2V, Europe to the Vesuvius”, in programma a Napoli.
Lucilla Efrati
(20 settembre 2021)