Vercelli ebraica, emozioni in sinagoga
per il nuovo allestimento

Tre turni d’ingresso e una gran risposta di pubblico giunto anche da fuori città per la prima visita serale al nuovo allestimento interno alla sinagoga di Vercelli con punto focale l’Aron del Seicento da poco restaurato grazie a una sinergia tra la Comunità ebraica locale, nella figura in particolare della sua presidente Rossella Bottini Treves, diverse fondazioni bancarie piemontesi (CRVercelli, Compagnia San Paolo, CRT) che hanno sostenuto questo sforzo e gli architetti Franco Lattes e Paola Valentini che lo hanno realizzato materialmente.
Un gioiello che suggella un impegno di conservazione e valorizzazione del patrimonio che ha portato in esposizione nelle vetrine di un luogo “vivo” sul piano dell’identità e dell’aggregazione ebraica, ma anche della trasmissione di saperi verso l’esterno, un significativo numero di documenti, manufatti e oggetti sia liturgici che non. Tra i più evocativi la bacchetta appartenuta al direttore del coro Ezechiele Levi, donata all’Università Israelitica di Vercelli contestualmente all’apertura del Tempio nel 1878. Uno dei più maestosi edifici del tempo dell’emancipazione.
Guidata da Francesco Guilla, la visita ha ripercorso le principali tappe della gloriosa storia ebraica vercellese e delle altre realtà orbitanti attorno ad essa (a partire da Biella, la cui sinagoga ha custodito il più antico Sefer Torah in uso in tutta la Diaspora).
Un’occasione anche per ricordare il contributo di un grande Maestro, rav Elia Richetti, che all’allestimento ha dato un fondamentale apporto in termini di visione, entusiasmo e conoscenze.
(20 settembre 2021)