La richiesta dell’Unar
“Pugile neonazista sul ring,
si valuti la radiazione”

Lo scandalo consumatosi in occasione dell’ultimo match per titolo italiano dei pesi superpiuma non può né deve restare impunito. È quanto chiede Triantafillos Loukarelis, direttore dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Con riferimento ai tatuaggi neonazisti sfoggiati dal boxeur triestino Michele Broili l’auspicio è che arrivino al più presto risposte “per far sì che episodi del genere non si verifichino mai più e che si valuti l’espulsione dell’atleta da qualunque competizione sportiva: non è accettabile che gli alti valori dello sport, fonte di esempio per migliaia di giovani, siano macchiati o compromessi da atti del genere”. Un’altra richiesta riguarda la necessità di fare piena luce “sul perché di fronte a una condotta di tale gravità non si sia pensato di interrompere immediatamente la gara, e per quale motivo si sia arrivati così tardi a gestire un caso di chiara apologia al nazifascismo”.

(23 settembre 2021)