Milano ebraica, un quartiere da ripensare
Il progetto degli studenti del liceo Jarach

Realizzare piste ciclabili, riorganizzare i parcheggi, creare luoghi di aggregazione all’aperto e al chiuso, case dell’acqua, rimuovere barriere architettoniche. Sono alcune delle proposte degli studenti del liceo scientifico Federico Jarach per riqualificare il quartiere dove abitano, vivono, vanno a scuola. Proposte concrete e attuabili che hanno convinto la giuria di “Ri-Abitiamo Milano”, concorso aperto agli studenti milanesi e dedicato a iniziative per la riqualificazione di quartieri o intere aree dismesse della città. Il progetto di Alessia Nassimiha, Yael Recanati, Gabriel Loley, Jonathan Vona, Dan Hasbani, dopo aver superato la prima selezione, è risultato tra i vincitori della competizione promossa dagli Amici della Triennale. “È un progetto in cui crediamo. Siamo molto contenti di aver vinto il concorso e ora speriamo che le nostre idee possano diventare realtà. Vorremmo vedere il quartiere ebraico cambiare”, racconta a Pagine Ebraiche Alessia Nassimiha, studentessa che ha coordinato il progetto assieme ai compagni.
A seguire i ragazzi sono state le docenti Paola Sabbatucci e Maria Luigia Vitelli, coordinatrice della classe. “Seguiti dalla professoressa Sabbattuci, i ragazzi sono usciti a fare le foto del quartiere, ad esaminare più approfonditamente luoghi che già conoscono per approfondire cosa, secondo loro, potesse essere aggiunto o cambiato – racconta Vitelli – Ne sono venuti fuori due progetti. E uno è quello che ha vinto, un risultato di cui siamo molto felici”.
Sentimento condiviso dall’assessore alla Scuola della Comunità ebraica di Milano Timna Colombo. “Questo premio – sottolinea – ci rende orgogliosi e conferma il tradizionale impegno dei nostri studenti e insegnanti quando si tratta di affrontare sfide e mettersi in gioco. Ancora una volta la nostra scuola si distingue nel confronto e nell’interazione con il mondo esterno, con il territorio milanese nel quale si inserisce”.
Attraverso un video i cinque studenti del liceo Jarach hanno raccontato la loro idea per l’area che va da piazzale Bande Nere a via Lorenteggio. Un quartiere che definiscono “residenziale e multietnico” e in cui, ricordano, convivono sin dagli anni ’70 risiede una comunità ebraica eterogenea, prevalentemente di origine persiana e libanese, e una piccola comunità giapponese. “È la zona che conosciamo perfettamente e sappiamo quali sono i suoi punti forti. E soprattutto i suoi punti deboli. Abbiamo fatto il confronto con altre realtà di Milano e inserito nel progetto modifiche e lavori che pensiamo possano essere facilmente portati avanti”, spiega Nassimiha. Tra i cambiamenti proposti, la riduzione dei marciapiedi di tre vie (Soderini, D’Aviano, S. Gimignano) per creare spazi per parcheggi ed evitare quelli che i ragazzi definiscono il problema del “parcheggio selvaggio”. In tema di mobilità, anche una proposta di inserire piste ciclabili “per collegarci meglio al resto della città e soprattutto per incentivare l’uso delle bici”. E ancora, la creazione di orti urbani e punti di aggregazione per i giovani all’aperto e al chiuso. “Abbiamo pensato ad esempio alla creazione di un centro bowling, costruito seguendo i principi dell’ecosostenibilità, ad esempio con l’uso di materiali naturali e di riciclo”.