Draghi e il patto sociale per l’Italia

La sentenza di appello nel processo sulla trattativa fra Stato e mafia, che ha assolto l’ex senatore Marcello Dell’Utri e gli ex carabinieri Mori, Subranni e De Donno, ribaltando la sentenza di primo grado che li aveva condannati, e l’intervento del presidente del Consiglio Draghi all’assemblea di Confindustria sono le notizie più in evidenza sui quotidiani di oggi. Rispetto al discorso di Draghi, il Premier, oltre a rassicurare sul fatto che non aumenterà le tasse, ha lanciato la proposta di un patto economico e sociale per l’Italia. “Un governo che cerca di non fare danni è molto, – ha dichiarato – ma non basta per affrontare le sfide dei prossimi anni, in primis le tensioni geopolitiche, il protezionismo, ma anche il probabile mutare delle condizioni finanziarie, il graduale affievolirsi degli stimoli di bilancio”. Il Corriere sottolinea come l’accoglienza di Draghi nel confronto con Confindustria sia stata nel segno di applausi e standing ovation: “non accadeva da anni che un premier venisse accolto in questo modo da un’assemblea di imprenditori”. Ad un altra assemblea, quella generale dell’Onu, Draghi ha inviato ieri un messaggio incentrato sulle priorità internazionali: “aiuti umanitari, sicurezza e diritti umani”, l’impegno comune, con particolare riferimento all’Afghanistan, su cui il Presidente del Consiglio italiano si è soffermato. Suo obiettivo, evidenzia Repubblica, organizzare un G20 straordinario dedicato alla crisi afghana e alla tutela delle donne dall’oppressione talebana. Nel suo discorso all’Onu Draghi ha inoltre richiamato la necessità di agire sul clima e, sul fronte pandemico, ha invocato una più equa distribuzione dei vaccini.

Eitan, un primo accordo. Fino all’8 ottobre, data della prima udienza sull’affidamento, il piccolo Eitan Biran passerà, in Israele, metà della settimana con la zia paterna Aya Biran, nominata tutrice legale dal Tribunale di Torino, e l’altra metà con la famiglia materna, i Peleg. A deciderlo, in una udienza a porte chiuse, il Tribunale della Famiglia di Tel Aviv, come raccontano i diversi quotidiani italiani che seguono il caso da vicino (Corriere, Repubblica, Stampa, Giornale, Messaggero). La giudice ha stabilito che il piccolo, unico sopravvissuto alla strage del Mottarone, sarà sotto la supervisione dell’equipe medica dell’ospedale Tel Hashomer e in doppio affidamento – alternato – tra le due famiglie che hanno, provvisoriamente, dato il mutuo consenso. I giornali sottolineano però come le tensioni tra i due rami della famiglia siano ancora forti. La zia Aya, sulla base della Convenzione dell’Aja, vuole riportare in Italia il bambino, portato via l’11 settembre senza il suo consenso dal nonno Shmuel Peleg, indagato per sequestro di minore. “Se c’è stata un’azione come un rapimento, di solito l’approccio è che il bambino venga rimandato nel Paese da dove è stato portato via e lì venga definito a chi affidarlo. – spiega l’ex capo dell’ufficio questioni internazionali per il procuratore dello Stato, Yuval Sasson, ad Haaretz, ripreso dal Corriere – In generale Israele vuole rispettare la sovranità dell’Italia e del suo sistema legale perché si aspetta lo stesso trattamento”.

Nevo e l’empatia da recuperare. Protagonista domenica della Festa del libro ebraico di Ferrara, inaugurata ieri, lo scrittore israeliano Eshkol Nevo – mentre nelle sale italiane esce il film di Moretti tratto dal suo Tre piani – parla a Repubblica del periodo della pandemia. E sottolinea come, dopo tanti mesi di isolamento, sia prioritario recuperare “l’empatia. Un esercizio che dobbiamo fare tutti. Israeliani e italiani sono molto simili da questo punto di vista: abbiamo un gran bisogno, un grande desiderio di essere vicini agli altri”.

Germania verso le elezioni. Approfondimento su La Stampa dedicato alle imminenti elezioni in Germania, passo importante per tutta la politica europea e non solo con la fine dell’era Merkel. Domenica si vota e la sfida per la cancelleria è tra il socialdemocratico Scholz, il capo della CDU Laschet, e la leader dei Verdi Baerbock. La situazione è molto in equilibrio secondo i sondaggi e, scrive La Stampa, “prende corpo una coalizione a tre: i veti incrociati potrebbero paralizzare il governo”. Il quotidiano torinese racconta anche la forte spinta dei giovani tedeschi – la “Klimageneration”- per una Germania più verde e attenta al cambiamento climatico.

Punire il razzista allo stadio. Identificato, denunciato e bandito dallo Juventus Stadium. Non ha avuto scampo il tifoso juventino che domenica scorsa, nel prepartita di Juve-Milan, ha rivolto insulti razzisti al portiere rossonero Maignan. Si tratta di un operaio di Rovigo, identificato grazie all’impianto dl video sorveglianza dello stadio ed ora denunciato dalla Digos per istigazione all’odio razziale. Riceverà il Daspo ma, già prima del provvedimento, non potrà più entrare nell’impianto torinese. La sanzione infatti arriva direttamente dalla Juventus per la violazione del regolamento dell’Allianz Stadium, che prevede che la società possa vietare autonomamente l’ingresso a chi non lo rispetti (Corriere Torino, Gazzetta dello Sport).

Segnalibro. Su Repubblica Umberto Gentiloni presenta Icaro, il volo su Roma, ultimo romanzo di Giovanni Grasso dedicato alla storia vera di un eroe dimenticato: Lauro De Bosis, antifascista che Gentiloni definisce sui generis. A un altro personaggio poco noto al grande pubblico è dedicato il nuovo libro di Lilli Gruber, La guerra dentro. Martha Gellhorn e il dovere della verità, unica giornalista donna che seguì lo sbarco in Normandia (Corriere 7). Su Avvenire Massimo Giuliani si sofferma invece sul Mosé di André Chouraqui, tradotto in italiano da Marco Cassuto Morselli e ora dato nuovamente alle stampe.

Daniel Reichel