Cuori aperti al dialogo

DIALOGO דּוּ-שִֹיחַ (Du- sìach)! שִֹיחַ (Siach) CONVERSAZIONE!
Il senso del convergere tout court! Questa breve parola nasce in ebraico primariamente come ARBUSTO, cespuglio; appare per la prima volta in Genesi 2,5 וְכֹ֣ל ׀ שִׂ֣יחַ הַשָּׂדֶ֗ה טֶ֚רֶם יִֽהְיֶ֣ה… (Vechòl sìach hassadè tèrem Yihyèh…) “E ogni arbusto del campo ancora non c’era (non era comparso)….” in attesa dell’uomo. Emerge il senso della proliferazione perenne e della ramificazione fin dalla base dei suoi rami, come avviene naturalmente in ogni vero scambio verbale fra uomo e uomo. È interessante ritrovare שִֹיחַ, espresso al plurale in aramaico nel Talmùd babilonese per descrivere I GIUSTI צַדִּיקִים (Tzadikìm) con l’appellativo di שִֹיחִין (Sichìn-sichìm in ebraico (ch suono gutturale עח ב”ב).
Il sinonimo naturale di שִֹיחַ come CONVERSAZIONE è שִֹיחָה (Sichàh). I Salmi ci donano diversi esempi di שִֹיחַ come espressione di PREGHIERA תְּפִלָּה (Tefillàh) che ospita il significante di SPERANZA תִּקְוָה (Tikvàh) e il significato di APERTURA DEL CUORE.
… שְׁמַע־אֱלֹקִים קֹולִ֣י בְשִׂיחִ֑י (Shemà’ Elokìm Kolì besichì… (ch suono gutturale) Salmi 64,2) “Ascolta D-io la mia voce nella mia preghiera…” Altri significati rileviamo nella parola שִֹיחַ: INTERESSE, AFFARE, LAVORO, PREOCCUPAZIONE, PENSIERO, LAMENTAZIONE.
La שֹ (Sin 300), stessa lettera della שׁ (Shin) apre la parola e si espande con l’energia dei suoi tre bracci che rappresentano il valore numerico dello SPIRITO di D-IO רוּחַ אֱלֹקִים (Rùach Elokìm (La gematria rispetta il valore della ה 5 e non della ק 100 perché per rispetto preferisco non scrivere i nomi di D-io) e ci insegnano ancora una volta che quando due persone si incontrano, già è una cosa buona ma devono preoccuparsi anche di una terza persona. La י ricorda il movimento generoso del Signore nel momento della CONCENTRAZIONE Divina צִמְצוּם (Tzimztum), quando Egli si ritira per lasciare posto al mondo che amerà. La ח barriera in fondo lascia intravedere le difficoltà da affrontare per potersi elevare in un moto trascendente e vitale per incontrare il desiderio dell’altro di esistere insieme. La radice di שִֹיחַ corrisponde ai suoi tre radicali ש י ח (Sin-Yod-Chet (Suono gutturale)): siamo nello spazio del PARLARE, RACCONTARE, CONVERSARE, FARE ATTENZIONE.
שִֹיחַ letta a contrario e cioè חִישׁ (Chish (Ch-suono gutturale)) significa SVELTO,VELOCE la cui radice ח ו ש (Chet-Vav-Shin) ci conduce nel tema dell’accelerare ma anche del SENTIRE. Nasce anche una riflessione legata alla parola מָשִׁיחַ (Mashìach) l’UNTO che accoglie שִֹיחַ per intero dopo una מ gravida di una semplice domanda. Una conversazione, un dialogo sacro fra anime accelera la venuta del מָשִׁיח?
Il דּוּ iniziale annuncia l’energia dell’atteggiamento libero ed autonomo della ד e si apre alla feconda וche unisce e trasforma. Questa breve parola si usa nei costrutti che indicano il due e il doppio. Il suo valore semantico-energetico è 10. Non posso non pensare all’immagine delle DUE TAVOLE della legge con le sue DIECI parole o di DUE MANI che giocano con le loro DIECI dita. È molto conosciuto il DIALOGO di contrattazione fra il Signore ed Abramo perché Sodoma e Gomorra fossero salve. Nasce il NUMERO מִנְיָן (Minyàn) corretto per operare ebraicamente: DIECI uomini. In quell’occasione Abramo non ebbe successo nel suo intento e non sempre riusciamo ad ottenere i risultati sperati ma rimaniamo aperti e continuiamo a provare per incontrarci con rispetto l’un l’altro. Il DIALOGO דּוּ-שִֹיחַ (Du- sìach), la cui gematria è 328, infine ha una stretta relazione sia con l’espressione אִישׁ טוֹב 328 (Ish tov) UN UOMO BUONO che con אִשָֹה טוֹבָה 328 (Ishshàh tovàh) UNA DONNA BUONA.
Che i nostri cuori siano sempre aperti e pronti al DIALOGO!

Testo tratto dal sito della Giornata Europea della Cultura Ebraica. Sul sito sono presenti programmi, contenuti, approfondimenti, video, gallery fotografiche e percorsi multimediali per scoprire le tante località che aderiscono al circuito. Clicca qui per accedere.

Hora Aboav, insegnante di ebraico

(1 ottobre 2021)