“Dan Uzan, eroe indimenticabile”

“Un eroe genuino, della porta accanto. Si è fatto avanti pur sapendo di mettere a rischio la sua stessa esistenza”. Nel dicembre del 2015 l’allora Primo ministro Lars Løkke Rasmussen commentava con queste parole l’assegnazione del riconoscimento di ‘Danese dell’anno’ alla memoria di Dan Uzan, la guardia volontaria rimasta uccisa nell’attentato alla sinagoga di Copenaghen del febbraio precedente. Figura esemplare e d’ispirazione per molti, per la profonda umanità, per il modo di porsi in ogni situazione e per il coraggio dimostrato in quell’ultima prova. Salvifico infatti il suo intervento, determinante per impedire al terrorista di compiere una strage.
Nelle scorse ore i genitori e la sorella di Dan sono stati ospiti del Tempio Bet Michael di Roma: ad invitarli, per una serata ricca di testimonianze, Gruppo Ebrei Volontari (GEV) e Maccabi.
“A volte si dà per scontata l’importanza del ruolo dei volontari, che senza compenso né elogi prestano con dedizione servizio di sorveglianza davanti ai luoghi sensibili per difendere le Comunità. Eppure, come Dan ci ha dimostrato, all’odio cieco e barbaro dei terroristi si contrappone l’amore e l’altruismo di coloro che sono le sentinelle di sinagoghe e scuole e permettono a tutti di pregare e gioire in serenità” le parole di Giacomo Zarfati, presidente del Gruppo Ebrei Volontari.
“Indimenticabile ed indimenticato eroe del popolo d’Israele”, si legge nella targa consegnata alla famiglia Uzan da GEV e Maccabi. Tra gli intervenuti la presidente UCEI Noemi Di Segni, soffermatasi con gratitudine sull’impegno “della grande famiglia dei volontari”, l’ex presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici e il rav Roberto Colombo.
Vittorio Pavoncello, presidente del Maccabi, commenta: “Volevo una serata di cuore e così è stato. La famiglia di Uzan, una famiglia come una delle nostre, doveva sentire il calore della sua gente, non un asettico incontro istituzionale. È stata una serata molto bella”.

(1 ottobre 2021)