Ivrea, la gioia di un Bar Mitzvah

Sei anni fa la sezione di Ivrea della Comunità ebraica di Torino ha celebrato l’ingresso di un nuovo Sefer Torah in Sinagoga, un Sefer restaurato grazie a una donazione di Omer Goldstein, medico israeliano, che ad Ivrea ha risieduto durante l’infanzia insieme alla sua famiglia e che ora abita in Israele.
Fu una cerimonia per il piccolo nucleo di ebrei di Ivrea molto significativa. Ora la famiglia Goldstein è tornata da Israele nella città piemontese per un’altra cerimonia dal grande valore simbolico: il Bar Mitzvah di Raz, figlio di Imanuel, fratello di Omer Goldstein.
I festeggiamenti sono iniziati nella sinagoga di Torino, per la cerimonia della Hanachat Tefillin, guidata da rav Ariel Di Porto, e sono proseguiti durante lo Shabbat per il Bar Mitzvah, celebrato nel Tempio piccolo di Ivrea.
Erano davvero in molti a voler partecipare (in trenta venuti appositamente da Israele e diversi ebrei di Ivrea), tanto che si sarebbe reso necessario aprire la Sinagoga grande sita a fianco del Tempio piccolo, al momento inagibile, ma la funzione si è svolta nel migliore dei modi.
È stato così ancora una volta rinsaldato un legame antico della famiglia Goldstein con la comunità ebraica di Ivrea, iniziato negli anni ‘70, quando il nonno di Raz, Doron Goldstein, venne chiamato a lavorare alla Olivetti. Un legame mai più spezzato tra una grande famiglia israeliana e una piccola comunità ebraica italiana: i Goldstein ritornano periodicamente in Piemonte e hanno deciso di festeggiare proprio qui, nell’antico Beth haKnesset di Ivrea, il Bar Mitzvah di Raz.
“Noi Ebrei di Ivrea – ha dichiarato Guido Rietti, delegato della Sezione di Ivrea – siamo onorati della stima e perdurante amicizia della famiglia Goldstein, che con generosità e affetto ci ha permesso di tenere vivo il rituale ebraico e, collegando a noi anche le nuove generazioni, ci sosterrà nelle future sfide.”