Ebrei e cristiani: la sfida del dialogo
La Giornata Europea della Cultura Ebraica avrà quest’anno per tema “Dialoghi”. Qual è il rapporto tra questo tema generale e il dialogo ebraico-cristiano? Come minoranza in un Paese cattolico, gli ebrei italiani si sono trovati per secoli a confrontarsi con la religione che anche nell’epoca della secolarizzazione, del pluralismo religioso e del multiculturalismo rimane maggioritaria in Italia. Il confronto è pertanto inevitabile, la domanda è se tale confronto debba essere subito o se invece sia una opportunità da utilizzare in modo intelligente.
Il dialogo ebraico-cristiano è nato dopo la Shoah proprio dalla consapevolezza che far conoscere l’ebraismo sia il modo migliore per spezzare il legame tra antigiudaismo di matrice religiosa e antisemitismo, in tutte le sue forme. Piuttosto che moltiplicare le solenni condanne dell’antisemitismo, che lasciano il tempo che trovano, occorre un paziente lavoro di analisi e di correzione dei pregiudizi e dei fallaci convincimenti che da secoli sono ben radicati e ampiamente diffusi nella cosiddetta “civiltà giudaico-cristiana”.
Tali convincimenti si sono propagati anche al di là dei contesti religiosi, in ambienti apparentemente laici, e si sono legati ad altri pregiudizi veicolati da altre civiltà, ormai presenti nelle realtà europee oltre che nei contesti internazionali, creando un mix molto difficile da contrastare.
È per questo motivo che ritengo che il dialogo ebraico-cristiano vada sostenuto e incoraggiato. A livello internazionale annualmente si tengono i Convegni dell’International Council of Christians and Jews (ICCJ), nato nel 1947. Nel 1970 fu creato l’International Catholic–Jewish Liaison Committee (ILC), che si incontra periodicamente: i delegati ebrei vengono designati dai cinque organismi fondatori dell’International Jewish Committee on Interreligious Consultations (IJCIC), nato anch’esso nel 1970, mentre i membri di parte cattolica vengono nominati dalla Santa Sede.
Dal 2002, in seguito allo stabilimento delle relazioni diplomatiche tra lo Stato d’Israele e la Santa Sede, hanno avuto inizio i contatti tra la Pontificia Commissione per le Relazioni Religiose con l’Ebraismo e il Gran Rabbinato d’Israele: le due delegazioni si incontrarono a Gerusalemme e da allora si sono tenuti regolari incontri annuali alternativamente a Roma o a Gerusalemme.
In Italia, oltre alle iniziative ufficiali in cui sono coinvolte a vari livelli le istituzioni ebraiche ed ecclesiali, svolgono le loro attività le Amicizie Ebraico-Cristiane (presenti a Firenze, Ancona, Roma, Napoli, Torino, Livorno, Romagna, Alto Garda, Friuli Venezia Giulia e Palermo): si tratta di associazioni di volontariato che si sostengono unicamente con i contributi dei loro soci. Esse sono riunite in una Federazione, che a sua volta aderisce all’ICCJ. Il più importante evento nazionale si svolge nel Monastero di Camaldoli all’inizio del mese di dicembre.
Nonostante questo fiorire di iniziative, si ha però a volte l’impressione che lo slancio dei primi decenni di dialogo ebraico-cristiano sia andato perduto e si rimane dolorosamente colpiti dalla perdurante diffusione delle varie forme di antigiudaismo/antisemitismo e dalla constatazione che per la maggior parte dei cristiani e degli ebrei il dialogo svolge solo un ruolo marginale.
Un grande precursore del dialogo ebraico-cristiano è stato Rav Elia Benamozegh (Livorno 1823-1900), del quale si sta avvicinando il bicentenario della nascita. La celebrazione di tale evento potrebbe costituire un’occasione propizia per rilanciare con nuovo vigore un confronto su questioni ancora a perte e irrisolte, contribuendo così a preparare quel giorno in cui Ha-Shem convertirà i popoli a una lingua chiara «in modo che essi potranno invocare il Nome di Ha-Shem servendoLo spalla a spalla» (Sof 3,9), diversi ma uniti.
Marco Cassuto Morselli, Presidente della Federazione delle Amicizie Ebraico-Cristiane in Italia
Testo tratto dal sito della Giornata Europea della Cultura Ebraica. Sul sito sono presenti programmi, contenuti, approfondimenti, video, gallery fotografiche e percorsi multimediali per scoprire le tante località che aderiscono al circuito. Clicca qui per accedere.
(5 ottobre 2021)