Lotta all’antisemitismo,
una strategia europea

Prevenire e contrastare ogni forma di antisemitismo, proteggere e implementare la vita ebraica in Europa, promuovere attività educative e di ricerca dedicate alla Memoria. Sono i tre pilastri della strategia contro l’antisemitismo diffusa dalla Commissione Europea, con una prospettiva che abbraccia quasi dieci anni di impegno. Fino, cioè, al 2030.
Il documento si apre con una menzione del prezzo del sangue che l’Europa ha pagato in questi anni all’odio antiebraico, con un riferimento tra gli altri agli attacchi avvenuti nel recente passato contro la scuola ebraica di Tolosa, il museo ebraico di Bruxelles, l’hypercasher di Parigi, la sinagoga di Halle. Un veleno trasversale già diffuso da tempo e che, viene evidenziato, in tempo di pandemia ha finito per inasprirsi ulteriormente. Anche nel segno del complottismo.
“L’antisemitismo colpisce il cuore dei nostri valori: umanità, libertà religiosa, uguaglianza. Un veleno per la nostra società. Sta a tutti noi combatterlo. Per prevenirlo e sradicarlo”, la citazione di Ursula von Der Leyen che fa da preludio al vasto programma d’azione con ricadute anche nella sfera educativa. Accanto sono riportate le parole di un grande Maestro, rav Jonathan Sacks, che nel 2016 così si era rivolto al Parlamento europeo: “L’odio che inizia con gli ebrei non finisce mai con gli ebrei. Commettiamo un grande errore se pensiamo che l’antisemitismo sia una minaccia solo per gli ebrei. È una minaccia, prima di tutto, per l’Europa e per le libertà che ha impiegato secoli per ottenere”.
Una particolare attenzione sarà dedicata al contrasto dell’odio online, con l’istituzione di un network di persone preposte alla segnalazione di contenuti non pertinenti. Mentre importanti risorse verranno destinate al miglioramento della protezione degli spazi d’incontro e preghiera. Sarà inoltre istituito un polo di ricerca sulla cultura ebraica e l’antisemitismo contemporaneo. “L’antisemitismo continua ad essere una minaccia attuale e spaventosa” ha commentato il vice presidente della Commissione Margaritis Schinas nel corso di una conferenza stampa dedicata.
“Frenare l’antica piaga dell’antisemitismo – si legge nelle conclusioni – deve essere un impegno duraturo”. Nello stesso spazio si cita il celebre monito di Primo Levi: “È accaduto, quindi potrebbe accadere di nuovo”. Parole che, si riporta, costituiscono uno stimolo “a non dare tregua ai nostri sforzi collettivi”. Il documento, disponibile da oggi in inglese, da mercoledì 13 ottobre sarà diffuso in tutte le lingue dell’Unione.
Grande soddisfazione, ai vertici dell’ebraismo europeo, per l’iniziativa. Moshe Kantor, il presidente dello European Jewish Congress, ha parlato di documento “vitale e senza precedenti, una roadmap per ridurre in modo significativo l’antisemitismo”

(5 ottobre 2021)