Il progetto ministero-UCEI
per le scuole
“Memoria, i giovani protagonisti”

La Memoria non é né potrà mai essere “un pezzo di carta o un atto dimostrativo”, ma un elemento fondamentale di “costruzione della libertà”. Spazio in questo senso ai giovani, al loro protagonismo, alla “loro capacità di incidere nella società attraverso la conoscenza”.
Parole chiare quelle pronunciate dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nel corso dell’odierna presentazione della mostra digitale “I giovani ricordano la Shoah”, frutto della collaborazione ventennale tra ministero e UCEI e del contributo alla riflessione offerto in questo significativo arco di tempo dagli studenti italiani coinvolti nell’omonimo concorso annuale. Lo spazio web illustrato quest’oggi raccoglie infatti un gran numero di elaborati che hanno contraddistinto le passate edizioni del concorso, oltre a proporre percorsi di approfondimento su vari temi e questioni.
“Studentesse e studenti – ha affermato il ministro – si sono confrontati con superstiti, familiari delle vittime, esperti, approfondendo pagine tragiche della nostra Storia. Sono andati a fondo per far sì che la memoria di quei terribili eventi fungesse da antidoto alla violenza e alla discriminazione ancora oggi, nel nostro presente. Non dobbiamo smettere mai di ricordare e promuovere occasioni di consapevolezza”. La nuova area digitale, ha poi aggiunto, “racconta il percorso fatto in tutti questi anni dalle nostre scuole, in collaborazione con l’UCEI, per contribuire al pieno sviluppo di ogni bambino e ragazzo per costruire comunità più inclusive e giuste”.
Collegare passato e presente: questa, ha ricordato la presidente UCEI Noemi Di Segni nel suo intervento, la sfida della Memoria. “Non come generico monito morale ma come vissuto quotidiano in cui siamo immersi. Occorre coraggio – le sue parole – per dare giusto nome e identificazione ai fenomeni che viviamo: odio razziale, antisemitismo, fascismo e neofascismo”. La presidente dell’Unione ha fatto poi riferimento al documento di strategia per contrastare l’antisemitismo presentato ieri dalla Commissione Europea. Con un appello rivolto sia al ministro Bianchi che al presidente del Consiglio Draghi: procedere al più presto “all’adozione del piano strategico italiano voluto dal governo stesso e pronto per il varo grazie al lavoro promosso dalla coordinatrice, la professoressa Santerini”. Un’istanza subito raccolta dal ministro, che ha annunciato l’intenzione di portare il tema all’attenzione del prossimo Consiglio dei ministri.
Livia Ottolenghi, assessore a Scuola, Formazione e Giovani UCEI, ha parlato di “progetto sempre nuovo e attuale, soprattutto per via della recrudescenza dei discorsi di odio e antisemiti”. Illuminante, ha proseguito, quel che diceva al riguardo un grande Maestro come rav Jonathan Sacks: l’odio antisemita come minaccia non solo per gli ebrei ma per tutte quelle libertà condivise che l’Europa ha conquistato con fatica nel corso dei secoli. Necessario quindi uno sforzo di “educazione civica a tutto tondo” come quello compiuto in questo ambito per valorizzare “ogni sensibilità, ogni età, ogni provenienza”. Il portale, ha detto Ottolenghi, consentirà “la fruizione di ciò che è stato prodotto, ma anche di avere memoria del lavoro di 200mila studenti”.
A ripercorrere la “proficua collaborazione” tra Unione e ministero era stata in precedenza Sira Fatucci, responsabile UCEI per Antisemitismo e Memoria della Shoah. Una impostazione dinamica che, la sua valutazione, “ha posto le basi per insegnare e ricordare, nel segno di una presenza capillare nelle scuole, adeguandosi alle sensibilità degli studenti”.
Ad illustrare il sito e le sue specificità sono stati poi Manuele Gianfrancesco, Michelle Nahum Sembira e Alberto Parisi. Mentre in conclusione il ministro Bianchi ha ricordato un concetto quanto mai attuale, rivolgendosi anche agli studenti di vari istituti collegati a distanza: “L’antisemitismo è una spia che ci ricorda quando le nostre libertà sono a rischio”.

(6 ottobre 2021)