Joshua Angrist, Nobel per l’Economia

Già in passato nella rosa dei favoriti per il Nobel per l’Economia, Joshua Angrist, economista israelo-americano, ha ottenuto in queste ore il prestigioso premio dell’Accademia svedese. Un Nobel condiviso con il collega Guido Imbens per “i loro contributi metodologici all’analisi delle relazioni causali” e con l’economista canadese David Card “per i suoi contributi empirici all’economia del lavoro”.
Al centro dunque della premiazione di quest’anno, i rapporti di causa ed effetto nel mercato del lavoro e sulle correlazioni fra eventi. “Attraverso esperimenti sul campo, David Card ha analizzato gli effetti del salario minimo, dell’immigrazione e dell’educazione sul mercato del lavoro”, ha spiegato in una nota l’Accademia. “I suoi studi dei primi anni ‘90 hanno sfidato la saggezza convenzionale, portando a nuove analisi e ulteriori intuizioni”. “I dati degli esperimenti sul campo sono difficili da interpretare”. “A metà degli anni ‘90, Joshua Angrist e Guido Imbens hanno risolto questo problema metodologico, dimostrando come dagli studi sul campo si possono trarre conclusioni precise su causa ed effetto”. Gli studi dei tre economisti combinati hanno dunque “mostrato che gli esperimenti sul campo sono una ricca fonte di conoscenza”, il giudizio dell’Accademia svedese.
“Sono molto felice per il premio. È un onore riceverlo”, ha dichiarato Angrist all’emittente israeliana Kan. Docente di economia al Massachussets Insitute of Technology (Mit), è nato negli Stati Uniti, in Ohio, e ha poi fatto l’Aliyah in Israele. Tra il 1987 e il 1989 ha ottenuto un master e un dottorato all’Università di Princeton. Ha poi iniziato a lavorare sia all’Università di Harvard che all’Università Ebraica di Gerusalemme, per poi spostarsi definitivamente ad insegnare al Mit.
“È un grande onore per Israele che abbia vinto il premio Nobel”, le parole del noto economista israeliano Manuel Trajtenberg, che con Angrist ha collaborato.