Qui Roma – Memoria viva,
l’impegno dei giovani

“Restaurare la Memoria”. Una sfida, un impegno preso a cuore dall’Unione Giovani Ebrei d’Italia che nelle scorse ore è stata protagonista alla Giornata Europea della Cultura Ebraica romana in un evento dedicato.
La seconda tappa di un percorso di “ripulitura” delle pietre d’inciampo disseminate anche per le strade della Capitale (la prima città italiana ad accogliere le stolpersteine) che ha preso avvio a Milano la scorsa settimana e continuerà in altre città. Memoria quindi come impegno civico e come sfida allargata a vari soggetti e realtà. Ad esempio l’Unione delle Comunità Romanes, rappresentata ieri dal suo presidente Gennaro Spinelli.
Ripulitura delle pietre e testimonianza attiva sulle storie della Memoria romana. Questo il duplice obiettivo di un progetto che ha come referente il Consigliere Ugei Bruno Sabatello ed è ispirato a un’iniziativa nata in Olanda. A sostenere l’Ugei in questa sfida la presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello, l’assessore UCEI ai Giovani Livia Ottolenghi, il presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia, la coordinatrice nazionale nella lotta all’antisemitismo Milena Santerini. Ad intervenire anche Adachiara Zevi, presidente di Arte in Memoria.
L’associazione che ha portato le pietre a Roma festeggia in questi mesi 20 anni di attività. Lo farà anche a fine mese nel corso di un convegno internazionale in programma il 28 ottobre per festeggiare i 60 anni dal ritrovamento dei resti della sinagoga di Ostia antica. Il convegno sarà aperto da un intervento del rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, sull’importanza della sinagoga nella vita e storia ebraica.
Tra i molti luoghi coinvolti nella Giornata romana il Museo ebraico, dove ieri è stata esposta una Summa Cabalistica del Cinque-Seicento e che ha promosso per la giornata odierna un convegno in svolgimento su “Dante, Immanuel Romano e il mondo ebraico a Roma tra medioevo e rinascimento”. L’occasione per gettare uno sguardo sul rapporto tra queste due figure e in generale su un periodo “di grande integrazione nel tessuto culturale oltre che sociale ed economico”.