Agiamo contro i fascisti
Il 16 ottobre è una data indimenticabile per gli ebrei romani, la data della deportazione nazista con un rastrellamento casa per casa da cui pochi si sono salvati e pochissimi sono riusciti a sopravvivere nei campi di concentramento.
Mia madre romana lo ricordava ogni anno, ed ora la data è ricordata da tutti gli ebrei italiani che avevano scelto questa data per il Giorno della Memoria prima che si concordasse una data europea per il 27 gennaio, la data della liberazione di Auschwitz.
Sabato 16 ottobre a Roma ci sarà la grande manifestazione antifascista, dopo lo scempio di sabato 9 con i teppisti fascisti che hanno messo a ferro e fuoco la città assaltando anche la sede nazionale della CGIL.
Anche se è Shabbat, le istituzioni ebraiche romane e nazionali non possono non partecipare come hanno combattuto gli ebrei polacchi nel ghetto di Varsavia, ogni giorno della settimana, e i soldati israeliani nella guerra del Kippur. Non possiamo più tacere e pregare, perché è meglio essere pessimisti che ottimisti, come la storia ci ha insegnato purtroppo troppe volte.
Fratelli d’Italia e la Lega non parteciperanno, e Forza Italia condanna ma si astiene per non compromettere il ballottaggio, che vede Roma come la città più importante contesa tra la destra e la sinistra.
Gli squadristi sono stati liquidati come utili idioti dalla leader Meloni. Supportata da Salvini, non trovano di meglio che accusare il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese di non aver saputo contenere la piazza. Ma cosa doveva fare, sparare sulla folla inferocita, per avere dei martiri da idolatrare?.
La destra italiana non vuole, e forse non si può permettere, di scaricare la frange fasciste, dopo l’abiura del fascismo da parte di Fini e la sua visita in Israele, la sua tomba politica, quindi non si offendano se vengono chiamati per quello che sono.
A proposito di utili idioti, non possiamo dimenticare gli ebrei che in qualche modo sono vicini a queste formazioni, in ossequio di uno strumentale appoggio ad Israele. Posizione che invece la sinistra non ha il coraggio di prendere esplicitamente schiava di posizioni panarabiste che vengono da lontano.
A distanza di quasi un secolo circa della Marcia su Roma, prima che il 28 ottobre diventi la carica dei 101, facciamo presto e senza remore di qualsiasi tipo.
Vittorio Ravà
(12 ottobre 2021)