Castellino poteva essere fermato
I fatti di sabato scorso restano in primo piano. Con l’attenzione su vari livelli: lo scontro in Parlamento, con Giorgia Meloni all’attacco della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, le preoccupazioni per il potenziale di un’estrema destra uscita allo scoperto, la mobilitazione antifascista del 16. Inquietano inoltre le saldature tra no Green Pass e gruppi eversivi di chiaro stampo che potrebbero tenere in scacco il Paese.
Tra tante notizie si apprende inoltre che per Giuliano Castellino, il leader di Forza Nuova protagonista delle violenze squadriste dello scorso fine settimana, la Procura di Roma aveva già chiesto di procedere con un arresto. Ma il gip si era opposto.
“Poteva essere fermato”, sottolinea Repubblica.
“Perché non sognare una Coppa del Mondo in Israele e nei Paesi vicini? Con gli ‘Accordi di Abramo’, perché non organizzarli qui assieme agli altri Paesi del Medio Oriente e i palestinesi? Niente è impossibile, dobbiamo pensare in grande”. Sono parole del presidente della Fifa Gianni Infantino, intervenuto ieri a Gerusalemme. Infuriati i vertici dell’Anp, che hanno annullato un successivo incontro in programma a Ramallah. Offesi dall’ipotesi in sé, si legge sulla Stampa, “e dal fatto che sia stata fatta in presenza della cerchia di Trump (compresi Ivanka e il marito)”.
Il governo italiano ha confermato l’intenzione di costituirsi parte civile al processo al via a Roma contro i quattro 007 egiziani accusati di aver sequestrato, torturato e ucciso Giulio Regeni. Un paravento, spiega La Stampa, “nasconderà l’identità di tre dei sei testimoni chiave dell’inchiesta”.
Un altro processo in evidenza: quello relativo all’attacco terroristico contro il Bataclan. Ieri è stata una giornata ad alto contenuto emozionale, segnata dalla testimonianza della madre di Valeria Solesin di fronte all’unico sopravvissuto del commando. “Solesin, la madre sfida i terroristi: sapete solo odiare” titola Repubblica, evidenziando le parole e la forza d’animo della donna.
Il confronto politico in vista dei prossimi ballottaggi resta inquinato da interventi inqualificabili. “La propaganda antisemita via etere” titola La Stampa, facendo riferimento ad alcune deliranti considerazioni a Radio Radio di uno storico collaboratore dell’emittente sostenitore del candidato sindaco di centrodestra Enrico Michetti. Si apre un caso anche a Napoli, nello schieramento (di segno opposto) del neosindaco Gaetano Manfredi. Le pagine Facebook di un suo Consigliere municipale sono infatti “un tripudio di immagini di Mussolini, inni fascisti, camerati e saluti romani” (Corriere).
“Dalla fine della Seconda guerra mondiale, la sinistra ha avuto buon gioco a lavare i suoi crimini e i suoi errori tingendo solo di ‘nero’ le acque della violazione dei diritti umani. La battaglia antifascista e l’esaltazione dell’epopea partigiana si sono sviluppate lasciando che al sogno della libertà si sovrapponesse quello di una società socialista o comunista”. È quanto sostiene Fiamma Nirenstein (Il Giornale) in una riflessione su sinistra e antifascismo.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(14 ottobre 2021)