Il nuovo libro di Giorgio Sacerdoti
Diritto ed ebraismo
Italia, Europa, Israele
Sessanta anni di battaglie civili appassionate ripercorsi in un libro-antologia ricco di spunti che spaziano dagli effetti della persecuzione nazifascista alla nascita della Repubblica costituzionale, dalla stagione delle Intese al complesso cammino delle libertà e della laicità. Si presenta così Diritto ed ebraismo. Italia, Europa. Israele, volume che raccoglie una serie qualificata di interventi prodotti da Giorgio Sacerdoti dal 1960 ad oggi e che arriverà nelle librerie, dal 21 ottobre, con l’editore Il Mulino.
Protagonista di primo piano nel mondo del diritto e attento osservatore della società, dei suoi umori e delle sue trasformazioni, Sacerdoti è presidente della Fondazione CDEC oltre che dell’Associazione Italiana Giuristi e Avvocati Ebrei. Professore emerito dell’Università Bocconi, dove ha insegnato Diritto internazionale ed europeo, è stato giudice all’Organizzazione Mondiale del Commercio ed è inoltre autore di numerose opere a tema giuridico, oltre che di due libri di memorie familiari: Nel caso non ci rivedessimo. Una famiglia tra deportazione e salvezza 1938-1945 (ed. Archinto) e Piero Sacerdoti. Un uomo di pensiero e azione alla guida della Riunione Adriatica di Sicurtà (Hoepli). In passato è stato anche Presidente della Comunità ebraica di Milano, oltre che Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
L’opera in uscita condensa una vita d’impegno e valori. Ed è molto di più di una semplice raccolta di scritti giuridici autorevoli. Si tratta infatti, spiega il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni in uno dei due testi introduttivi all’antologia, di “una sorta di libro di storia dell’ebraismo italiano nell’ultimo secolo, analizzato dalla prospettiva dei suoi problemi organizzativi, istituzionali, di rapporti con la società”. Sacerdoti d’altronde, ricorda il rav, “ha avuto un ruolo di primo piano in tutte le questioni principali dibattute negli ultimi decenni, intervenendo con documentazione e dottrina”.
La mole stessa del volume, riconosce l’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato nell’altra prefazione, “dice da sola al lettore quanto dobbiamo, in termini di analisi e di riflessioni, a un giurista non solo sempre presente davanti agli eventi e ai dibattiti che i sono succeduti, ma che tale è stato anche su temi diversi da quelli qui trattati”.
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(Nelle immagini: un primo piano di Giorgio Sacerdoti; in visita dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini; la firma delle Intese; la copertina del libro)
(17 ottobre 2021)