Maccabi Roma Motoclub,
l’identità su due ruote

“Siamo un gruppo di amici cui piace condividere del tempo insieme. La moto è il nostro comune interesse”. Si presenta così il Maccabi Roma Motoclub, realtà nata con l’obiettivo di favorire momenti di aggregazione attraverso le due ruote e con iniziative dedicate su tutto il territorio nazionale. L’ultima in ordine di tempo un tour alla scoperta delle Marche ebraiche.
Prima tappa ad Ancona dove, sotto la guida del Consigliere comunitario Marco Ascoli Marchetti, è stato possibile visitare le due sinagoghe: una di rito italiano, l’altra di rito levantino. Ci si è poi recati a Senigallia, base di tutti gli spostamenti. Lì, raccontano dal Motoclub, i centauri hanno partecipato “alla funzione nella locale sinagoga del 1634, officiata dal dottor Zuares alla presenza del sindaco Massimo Olivetti e dell’assessore comunale Cinzia Petetta che hanno dato il benvenuto agli ospiti”. Presente anche il vicepresidente della Comunità ebraica anconetana Remo Morpurgo. Pensare, sottolineano dal Motoclub, “che in questa sinagoga era tempo che mancava il numero per fare minian e rendere pubblica la funzione: è stato veramente un bel momento di alta spiritualità sentire i cori nel recitare l’Arvit; immancabile il kiddush”.
Partendo da qui, dopo una breve sosta commemorativa nel sito ove sorgeva il campo di concentramento provinciale ricavato dopo il 30 novembre 1943 dalla ex colonia marina UNES, il gruppo ha raggiunto Urbino e la sua sinagoga. Ad aprire le porte dell’edificio e a raccontare le vicissitudini ebraiche in quei luoghi “la storica Maria Luisa Moscati, mentre in seguito è intervenuta la scrittrice Marina Racanelli” (presente alla visita anche la troupe di Sorgente di vita).
Le Marche, è stato spiegato ai convenuti, sono ricche di testimonianze ebraiche anche perché parte della regione (fino alla morte di Francesco Maria II della Rovere, avvenuta nel 1631) ricadeva sotto il Ducato di Urbino e non sotto lo Stato Pontificio e di conseguenza non vi era obbligo per gli ebrei di risiedere nei ghetti. Oltre ai succitati luoghi di interesse ebraico, chi ha potuto trattenersi più a lungo ha avuto anche la possibilità di visitare magnifici paesi come Corinaldo, ‘Il più bel borgo d’Italia’ del 2007, ed Arcevia con i suoi nove castelli.
Grande quindi la soddisfazione dei membri del sodalizio le cui finalità sono, oltre ovviamente all’andare in moto, il visitare luoghi di interesse ebraico e favorire l’aggregazione. Uno sforzo, spiegano, rivolto soprattutto verso i membri delle Comunità minori “dove si rischia maggiormente la perdita dell’identità ebraica”.
Chi fosse interessato a partecipare alle prossime attività del gruppo può seguirlo sulla pagina Facebook dedicata (Maccabi Roma Motoclub), sul nuovo sito web o richiedere di entrare nel gruppo Whatsapp dedicato.
(Nell’immagine: la tappa del Maccabi Roma Motoclub alla sinagoga di Senigallia)
(17 ottobre 2021)