Amministrative e Italia ebraica,
il giorno dello spoglio elettorale

Oggi sarà una giornata di risultati elettorali sia per le amministrative sia per le elezioni interne al mondo ebraico. L’attenzione dei quotidiani si concentra sulle grandi città arrivate al ballottaggio: Roma, Torino e Trieste. I dati parlano di un’affluenza ancora minore rispetto al primo turno con le urne che rimaranno aperte fino alle 15.00. Chiusi invece i seggi delle Comunità ebraiche di Roma e Milano, chiamate ieri ad eleggere i propri rappresentanti (rispettivamente 20 e 10) all’interno del Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Lo spoglio prenderà il via in queste ore e a Milano sarà doppio: qui infatti gli iscritti hanno votato anche per scegliere il prossimo Consiglio comunitario.

Divisioni in piazza. Il tema delle manifestazioni è molto discusso sui quotidiani odierni. In particolare si parla dell’iniziativa della Cgil di sabato contro i fascismi, svoltasi a una settimana dall’assalto alla sua sede. Doveva essere unitaria, ma non lo è stato. Il centrodestra non ha partecipato, accusando gli avversari di averla usata per rompere il silenzio elettorale, scrive il Corriere della Sera. “Occasione per tutti, sbagliato disertarla”, la replica del centrosinistra. Ma a preoccupare l’ordine pubblico sono le manifestazioni no vax e no green pass e tutto ciò che ci gira attorno. Dopo le infiltrazioni dell’estrema destra (analizzate da Domani), ora a fare notizia è il tentativo di antagonisti e anarchici di sfruttare queste piazze. “Neofascisti a Roma e anarchici a Milano. Chi tenta di guidare la rabbia dei no pass”, titola il Corriere raccontando queste derive. “Sindacalisti e centri sociali. Ecco i No Pass di sinistra in concorrenza coi fascisti” la descrizione di Repubblica.

16 ottobre e i conti con il passato. Sul dorso romano del Messaggero si parla delle commemorazioni organizzate per l’anniversario della razzia nazifascista del 16 ottobre 1943. In particolare, il quotidiano riporta le parole del rabbino capo di Roma, rav Riccardo Di Segni, che ha richiamato le responsabilità italiane nella retata contro gli ebrei della capitale. E in merito ai conti con il passato, Repubblica riflette sulle posizioni di Giorgia Meloni e del suo partito Fratelli d’Italia rispetto al tema delle nostalgie fasciste e alla necessità di cesure nette. “Sabato, nel giorno anniversario del rastrellamento al ghetto ebraico di Roma, è arrivata una prima attribuzione di responsabilità al fascismo, finalmente chiamato per nome nelle sue colpe più tragiche, insieme con il nazismo”, scrive Ezio Mauro in prima pagina su Repubblica in riferimento alla condanna da parte di Meloni di quella tragica pagina del Novecento italiano. La leader di FdI, aggiunge Mauro, “non si limita a denunciare la gravità inaudita dell’avvenimento, ma chiama in causa la responsabilità storica del nazifascismo, che al ghetto ha esercitato la sua ‘furia’, inscenando ‘l’orrore’ e macchiando per sempre la storia d’Italia. Da questo giudizio, per fortuna, sarà difficile tornare indietro”. Intanto però La Verità intervista Rachele Mussolini, la più votata a Roma della lista di Fratelli d’Italia, secondo cui “i veri nostalgici stanno a sinistra”.

La Francia di Zemmour. “L’oltraggio dell’ebreo populista che piace agli ultrà antisemiti”, così si intitola l’editoriale di Bernard Henry Lévy, pubblicato da Repubblica, in cui l’intellettuale condanna in modo netto le posizioni di Eric Zemmour, figura in grande ascesa nell’universo dell’estrema destra francese. Lévy si concentra in particolare sull’identità ebraica di Zemmour, definendo la sua “hybris nazionalista e razzista” come una danno a tutto l’ebraismo francese.

Effetto Accordi di Abramo. Un Medio Oriente più tranquillo grazie a una nuova svolta diplomatica e in particolare grazie agli Accordi di Abramo. È la descrizione dell’analista Lorenzo Vidino su Repubblica dei nuovi equilibri di un’area ancora segnata da profondi conflitti, ma anche da nuove relazioni e opportunità. Vidino parla in particolare dell’intesa tra Israele ed Emirati Arabi Uniti e delle possibilità commerciali che ha aperto, da cui – scrive l’analista – potrebbe trarre vantaggio anche l’Italia. Rispetto a Israele, sul Fatto Quotidiano si segnala invece l’avvio di un progetto pilota per usare i droni per fare le consegne in tutto il paese, in particolare medicine e cibo.

Mostre e antisemitismo. Sul Fatto Quotidiano si parla delle dimissioni della direttrice del Museo Diocesano di Trento, Domenica Primerano, grazie alla quale è stata realizzata la mostra “L’invenzione del colpevole. Il ‘caso’ di Simonino da Trento, dalla propaganda alla storia”. Un’esposizione che a settembre ha ricevuto il prestigioso Grand Prix europeo per la didattica museale e il plauso della presidenza UCEI.

Segnalibro. A margine del Salone del Libro di Torino – che si chiude oggi -,La Stampa intervista lo scrittore Michel Houellebecq, che interviene sulla politica francese e prevede: “al secondo turno vincerà Macron e si batterà contro il candidato della destra e non è detto che sarà Le Pen o Zemmour”. Per quanto riguarda i libri, Houellebecq afferma di aver quasi completato il suo nuovo romanzo: “Sarà una storia deprimente”. Di un libro già uscito scrive invece Furio Colombo sul Fatto, parlando di Jewish Lives Matter (Giuntina) di Fiamma Nirenstein. “Usare quel titolo è stata un’idea efficace dell’autrice per mettere subito in chiaro che nulla è finito, – scrive Colombo – e che la grande campagna antisemita che ha lasciato il mondo pieno di spaventose cicatrici, si è spostata nel sistematico antagonismo contro Israele, sempre visto come prima causa di ogni male in quell’area del mondo”.

Daniel Reichel