Ronen Bar, nuovo capo dello Shin Bet

Non solo lotta al terrorismo palestinese, ma anche contrasto alla violenza all’interno del settore arabo israeliano. Il lavoro dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interno d’Israele, potrebbe presto ampliarsi sotto la nuova guida di Ronen Bar. Soprattutto a fronte di una realtà, quella araba del paese, in cui i crimini hanno assunto in questi mesi il volto di un’emergenza nazionale. “Si è parlato molto ultimamente della crescente violenza nel paese e in particolare nella società araba. Lo Shin Bet non starà a guardare”, ha detto Bar, presentandosi alla cerimonia che negli scorsi giorni ha dato il via ufficiale al suo mandato da capo del servizio d’intelligence. Già ufficiale della Sayeret Matkal, unità d’elite dell’esercito, Bar è passato a lavorare come agente sul campo dello Shin Bet. Nel 2011 è stato promosso a capo della divisione operativa per poi arrivare nel 2018 a fare il secondo del capo uscente, Nadav Argaman. A lui si è rivolto il nuovo numero uno dell’agenzia, ringraziandolo per quanto fatto. “Non ho dubbi che il tuo contributo abbia fornito un’infrastruttura che sarà importante per gli anni a venire”, le parole di Bar, che in queste ore è intervenuto alle cerimonie organizzate per ricordare Yitzhak Rabin, a 26 anni dalla sua uccisione. “Ricorderemo sempre che una spaccatura ha portato all’assassinio di un leader in Israele, e faremo di tutto perché un tale evento non si ripeta. La nostra responsabilità e il nostro dovere come organizzazione è, tra le altre cose, preservare e proteggere i simboli del governo democratico in Israele e i suoi leader”, la riflessione del capo dello Shin Bet, scelto dal Primo ministro israeliano Naftali Bennett. Annunciando la decisione di nominarlo, Bennett lo aveva definito un “guerriero coraggioso e un comandante audace, che per tutta la vita è stato impegnato nella missione più alta di tutte: proteggere la sicurezza di Israele”.
Soprattutto dal terrorismo palestinese, ma ora la violenza interna al mondo arabo – questione che da tempo segna la società israeliana – potrebbe diventare una nuova priorità. “Israele deve abbracciare e rafforzare la società araba interessata a integrarsi e farlo attraverso investimenti in infrastrutture, istruzione e benessere. – l’analisi di Bar – Allo stesso tempo, è importante aumentare l’attività di applicazione della legge e stabilire un deterrente contro gli elementi criminali, al fine di ridurre il numero di armi in loro possesso e contrastare la loro motivazione ad agire”.