Sally Rooney, where are you
La scrittrice irlandese Sally Rooney, brava e trendy, ha dimostrato di possedere un’intelligenza superiore a quella dei suoi critici. Mentre parte della stampa dibatteva sulla sua decisione di non far tradurre in ebraico la sua ultima fatica letteraria (Beautiful world, where are you, un titolo che per una marxista come lei non ha il significato che potrebbe avere per un freudiano) costei deve essersi accorta di ciò che agli altri è sfuggito, ossia, di quanto sia mostruoso bandire una lingua, dicendosi disposta, nella sua immensa bontà, a far stampare fuori da Israele una versione in ebraico, che i perfidi israeliani potrebbero importare, perché le loro tipografie sono impure. Tutto questo sicuramente non è razzista, ma è sorprendente quanto gli somigli.
Emanuele Calò, giurista