Nuovi mostri

Una settimana fa un familiare durante un’abituale discussione di attualità mi ha confidato la speranza “che sciogliessero davvero Ordine Nuovo”. Lì per lì non ho ben capito a cosa si stesse riferendo, per un attimo ho quasi pensato che dall’oggi al domani in seno alla protesta No Green Pass avessero trovato il tempo per creare persino una “nuova” sigla neofascista. Poi sono arrivato a comprendere il lapsus e il riferimento reale a Forza Nuova. Per chi ha vissuto negli anni di piombo probabilmente, almeno a livello linguistico, non c’è una grande differenza tra sigle come Ordine Nuovo, Avanguardia Nazionale, Fronte Nazionale ecc. Alcune di queste organizzazioni, come le prime due per esempio, furono effettivamente sciolte, ma come in un eterno ritorno dell’uguale oggi siamo ancora a fare i conti con qualcos’altro di “Nuovo”, ovvero di neofascista. La storia dei neofascismi in Italia – come raccontò recentemente Claudio Vercelli in un omonimo libro – è scandita dalla costante nascita di movimenti che nascono e poi vengono sciolti, si camuffano o rinascono sotto altro nome, e la sostanza rimane ovviamente sempre la stessa. I partiti come Forza Nuova e Casa Pound sembrano invece essere utili soprattutto a quegli inguaribili ottimisti che si ostinano ad affermare che in Italia non vi sia un problema di neofascismo “perché i partiti neofascisti non raggiungono neppure l’1% alle tornati elettorali”. Ed effettivamente è proprio così, per il semplice fatto che esistono partiti più grossi non esplicitamente neofascisti ma con istanze simili, i quali pescano nello stesso elettorato e sono più appetibili e “presentabili” dal punto di vista elettorale.
L’Italia non ha un problema con il neofascismo in sé, ha semmai un problema a fare i conti col proprio passato ma anche con il proprio presente. Il negazionismo, l’intolleranza, la violenza verbale, il complottismo… fenomeni ben visibili ovunque e che ben si associano con il neofascismo, ma che non possono purtroppo essere “sciolti”. In questo contesto il terreno è perfetto affinché neofascismo e altri mostri possano replicarsi all’infinito sotto varie forme. La parola “nuovo” nasconde così sempre il suo contrario.

Francesco Moises Bassano