Sinagoga di Ostia Antica,
due anniversari per riflettere

Un convegno internazionale, in svolgimento in queste ore, per festeggiare due anniversari: i 60 anni dal ritrovamento della sinagoga di Ostia antica; i 20 anni di attività dell’associazione Arte in Memoria che in quell’area riscoperta anima da allora una biennale d’arte contemporanea giunta all’undicesima edizione.
“Quando venti anni fa proposi all’allora sovrintendente Anna Gallina di ospitare una mostra di arte contemporanea nella rovine della sinagoga lei non ebbe alcuna esitazione: accolse la proposta con entusiasmo e lavorò senza risparmiarsi per la sua buona riuscita. Non smetterò mai di ringraziarla per il suo impegno, coraggio e generosità, condivisi da tutto lo staff ostiense” ha esordito Adachiara Zevi, presidente di Arte in Memoria. “Era la prima volta che archeologia ed arte contemporanea, anziché guardarsi in cagnesco, cercavano un confronto tra mondi solo temporalmente distanti. Da allora 51 artisti si sono avvicendati tra quelle rovine animandole e provocandole con le loro visioni sotto l’occhio, ora benevolo, ora severo, della sovrintendenza”.
Dopo i saluti di Zevi e di Alessandro D’Alessio, presidente del Parco archeologico, il convegno è proseguito con un intervento di rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, sull’importanza della sinagoga nella vita e storia ebraica e sul corretto utilizzo dei suoi spazi.
“In una sinagoga attualmente in uso – le sue parole – troverei molto strano organizzare un concerto che non sia rigorosamente liturgico o che si possa fare un’assemblea che non tratti argomenti specificamente religiosi o d’immediato interesse comunitario o che la stessa venga usata per esporre. Non perché non possa essere fatto, ma perché bisogna vedere che cosa si espone”. Sinagoghe come quella di Ostia antica, ha proseguito il rav, sono quindi preziose non soltanto come “documentazione archeologica e storica, ma hanno anche una valenza religiosa”. E pertanto esiste “una sensibilità che non può essere ignorata: non si può dare per scontato che qualsiasi manifestazione artistica in quanto artistica possa essere accolta”.
Le successive relazioni verteranno su ritrovamento, restauro, conservazione, problemi cronologici e storiografici della bimillenario sinagoga romana, venuta alla luce nel corso dei lavori per la realizzazione dell’autostrada di Fiumicino; ma anche sulla sinagoga come “luogo per l’arte contemporanea” con in evidenza i casi di Stommeln, Delm, Vilnius e Kaunas.
Tra i relatori del convegno, oltre alla stessa Zevi, L. Michael White, Letizia Ceccarelli, Mary Jane Culyer, Olof Brandt, Carlo Pavolini, Elsa Laurenzi, Cinzia Vismara, Mischa Kuball, Ruth Ellen Gruber, Giedré Jankevicuité e Jakub Nowakowski.
Nel corso della giornata sarà inaugurata un’opera dell’artista Paolo Icaro.