Novara e i deliri no vax

Da mesi il movimento no vax continua a utilizzare in modo distorto e vergognoso la Memoria della Shoah. Ultimo allarmante caso, quello di Novara dove i manifestanti anti-vaccini e Green pass hanno farneticato di essere come “i prigionieri di Auschwitz”, vestendosi come tali. “È pazzesco che si manifesti in questo modo. La storia bisogna conoscerla e fatti del genere mi lasciano senza parole. Lo sforzo della nostra Comunità va soprattutto nella direzione della conoscenza, del sapere. Ovviamente del sapere rivolto a tutti, non solo alle nuove generazione di ebrei”, le parole della presidente della Comunità ebraica di Vercelli Rossella Bottini Treves, che ha in gestione la sezione di Novara. “È evidente – evidenzia Bottini Treves – che si tratta di un problema culturale, altrimenti non vedo come sia possibile concepire cose di questo genere. Non si può accostare una tematica come quella sul Green Pass a quella del filo spinato dei campi di concentramento e della Shoah”. Sulla stessa linea, la ferma condanna della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, che evidenzia come davanti a queste farneticazioni non si possa invocare la libertà d’espressione garantita dalla costituzione. Questi paragoni impossibili, rileva infatti Di Segni, rappresentano “un assoluto abuso e un’offesa alla Memoria, che non è solo Memoria ebraica”.