Bennett con i grandi della Terra, Abbas in cerca d’attenzione a Roma

Mentre la leadership israeliana, con il Primo ministro Naftali Bennett in testa, è impegnata a Glasgow per parlare di clima e futuro del pianeta, il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas cerca di guadagnare attenzione a Roma. In queste ore infatti Abbas è arrivato nella capitale italiana. E qui incontrerà il Capo di Stato Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio Mario Draghi, per poi fare visita in Vaticano a papa Bergoglio. Una missione di quattro giorni che trova, almeno per ora, poca attenzione sui media italiani e israeliani. L’obiettivo della visita, stando alle dichiarazioni della diplomazia di Ramallah, è quella di puntare il dito contro Israele. Il presidente palestinese vuole parlare alla controparte italiana delle “violazioni israeliane condotte nei Territori palestinesi, in particolare a Gerusalemme”. Difficile pensare che la solita retorica di Abbas, leader ultraottantenne da tempo declino, avrà un effetto concreto. Difficile anche alla luce di un Bennett che in Scozia è impegnato non solo a discutere di clima, ma anche a portare avanti le istanze d’Israele. E viene ritratto mentre conversa con tutti i grandi della Terra, dal Presidente Usa Joe Biden alla cancelliera tedesca Angela Merkel, dal Premier inglese Boris Johnson al presidente francese Emmanuel Macron.
L’Iran, riportano i media israeliani, è stato il tema in cima all’agenda di Bennett nei diversi incontri bilaterali a Glasgow. In particolare il Premier israeliano ne avrebbe discusso con Macron, in un vertice dedicato alle sfide in Medio Oriente.
Per il governo israeliano l’appuntamento sul clima organizzato dalle Nazioni Unite in Scozia in questi giorni è dunque anche un momento importante per aprire nuove strade di dialogo e diplomatiche con le altre nazioni. Anche se ad attirare l’attenzione nel primo giorno del summit è lo spiacevole episodio in cui è stata coinvolta suo malgrado la ministra dell’Energia di Gerusalemme Karine Elharrar. Per la mancanza di accessi per disabili alla Conferenza, a Elharrar, che soffre di distrofia muscolare e si muove in sedia a rotelle, non è stato possibile partecipare. “Sono andata alla conferenza internazionale sul clima per promuovere la lotta comune nella crisi climatica attraverso incontri con le mie controparti in tutto il mondo”, ha dichiarato Elharrar. “Purtroppo, questo non è stato possibile a causa di problemi di accessibilità che non hanno giustificazione nel 2021”.
Il governo israeliano, a partire da Bennett, ha subito espresso solidarietà alla sua ministra e sottolineato come fosse inaccettabile quanto accaduto. A chiedere di persona scusa a Elhar è stato poi il Primo ministro britannico Johnson, che nelle scorse ore l’ha incontrata assieme a Bennett.