Memoria nella periferia romana,
l’iniziativa dell’editore All Around

Un’incursione inedita nelle sue modalità: il passato che va a graffiare il presente non in spazi di racconto abituali come una scuola o una sala conferenze ma nell’attesa di fare acquisti, consultare una lista e riempire un carrello. “Stimoli forti di consapevolezza, per riflettere su quello che è stato attraverso una comparazione tra vissuti quotidiani assai diversi. Non quello che normalmente ci si aspetterebbe in un supermercato” dice l’artista Vittorio Pavoncello, curatore per l’editore All Around di una collana dedicata alla Memoria.
“Memoria violenta”, una raccolta di interventi incentrati sui vent’anni che dall’omicidio Matteotti arrivano al 16 ottobre 1943, è il primo tassello di un percorso che sta riscuotendo interesse e riscontri significativi. Nel quadro della valorizzazione di questa raccolta di scritti, presentata di recente anche presso la Fondazione per il giornalismo Paolo Murialdi, vari punti vendita del gruppo Coop della Capitale hanno scelto di dar voce alle riflessioni che vi sono proposte nelle loro aree di massimo passaggio. Uno scenario insolito per affrontare temi così complessi e delicati, ma rivelatosi efficace per la partecipazione che ha suscitato.
In evidenza (con letture degli attori Stefano Flamia e Stefano Messina) il diario inedito dell’ebreo romano Franco Pacifico Di Segni, che giovanissimo trascorse mesi in clandestinità sui tetti di piazza Farnese. Tra i partecipanti il figlio Angelo: nelle sue parole un invito a cogliere tutta la portata del “tradimento” compiuto dal fascismo, dalla promulgazione delle leggi razziste in poi, nei confronti degli ebrei italiani.
“Una storia che ha molto da raccontare, soprattutto in un supermercato. Vai a fare la spesa e tutto ti immagineresti meno di essere guidato in un’epoca dove, se eri ebreo, anche semplicemente l’atto di nutrirsi costituiva una sfida. In tanti – spiega Pavoncello – hanno raccolto questa nostra sollecitazione”.

(2 novembre 2021)