La fatica di leggere,
la conquista di leggere

L’autobiografia del filosofo Jean Paul Sartre (“Les Mots”, Le Parole) si compone come è noto di due soli capitoli. La parte conclusiva si intitola “Scrivere”, e racconta di come uno dei maggiori pensatori del Novecento ha composto le sue opere. Il capitolo iniziale si intitola invece “Leggere”, e parla della strada necessaria da percorrere per arrivare ad avere qualcosa da dire. Questi due passaggi potrebbero anche essere facilmente tradotti nell’idea di ascoltare e in quella di esprimersi.
In un mondo di grafomani esibizionisti e deliranti, nel vortice di parole inutili e avvelenate che alimentano la grande macchina di odio e ignoranza dei social network, in una società dove si bada quasi sempre ad affermare se stessi e quasi mai ad ascoltare gli altri, c’è chi crede di potersi limitare al solo capitolo “Scrivere”. Ma senza la sua necessaria premessa, dell’ultimo capitolo resta in piedi solo una grottesca messa in scena.
Saper leggere e apprezzarne il gusto è un passaggio necessario. La fatica di leggere, la conquista di leggere, l’emozione di leggere. In questa stagione difficile e incerta, c’è un dono prezioso da consegnare ai più giovani. Possiamo aprire loro la strada della lettura, sgombrare il campo dagli inciampi che in alcuni casi rischiano di rendere frustrante questa esperienza.
Ricerca scientifica, competenze mediche ed esperienza della grafica e della tipografia possono fare molto per rendere la lettura un percorso entusiasmante.
DafDaf, il giornale ebraico dei bambini che nasce mese dopo mese in questa redazione, ha deciso di dare l’esempio mettendo in campo il bene più grande, l’amicizia e la generosità di Sinnos editore.
Pagine fresche, pagine vive da sfogliare, per una realtà che non può accontentarsi di celebrare un glorioso passato, ma per non perdersi deve scrivere ogni volta un nuovo capitolo al futuro.
E un’occasione in più per fermarci un attimo, al riparo dai veleni della demenza digitale, al fianco di chi vogliamo veder crescere libero in un mondo migliore.

Guido Vitale, direttore della redazione giornalistica Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

(5 novembre 2021)