Una funzione specifica

“Non scendere in Egitto, abita nella terra…” (Bereshit 26).
A differenza di Abramo che scende in Egitto a causa di una grande carestia, Isacco non può andare in Egitto perché il Signore glielo proibisce.
Un bellissimo commento spiega che quando un animale veniva destinato al qorban – sacrificio nel Tempio di Gerusalemme – era considerato qodesh ha qodashim e, per nessun motivo, poteva essere cambiata la sua connotazione di sacrificio. Persino se all’ultimo minuto non veniva sacrificato per un grave motivo, non poteva essere portato fuori di Gerusalemme e quindi doveva essere lasciato nei cortili del bet ha Miqdash fino alla sua morte naturale.
Isacco era stato posto sul mizbeach – l’altare sacrificale – e, anche se non era stato immolato come olocausto, non poteva uscire e abbandonare nemmeno temporaneamente la terra di Israele.
Egli, avendo avuto una così elevata esperienza spirituale, era considerato qodesh ha qodashim.
Ogni cosa, ogni essere vivente, ogni essere umano, hanno in questo mondo una funzione specifica e in nessun modo e per nessun motivo possono cambiare la loro destinazione.

Rav Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna

(5 novembre 2021)