Un sabato di caos e tensione

Tensione in molte città per le manifestazioni di No Vax e No Green Pass: diverse migliaia, anche stavolta, le persone scese in piazza. 
“Scudi e manganelli a Trieste per fermare il tentativo dei No Green Pass di conquistare la blindatissima Piazza Unità d’Italia, cariche a Torino contro gli anarchici dopo il lancio di bottiglie contro la polizia, inseguimenti lungo le vie di Milano per evitare che gruppi di manifestanti bloccassero ancora il centro della città. E di nuovo aggressioni violente nei confronti dei giornalisti”, la panoramica di Repubblica su questo inquietante sabato italiano.
Il cuore della protesta è sempre più Milano. Nel capoluogo lombardo, riporta il Corriere, “i manifestanti fanno leva sul senso di impunità forti del fatto che il corteo non verrà caricato dalle forze dell’ordine”. Ma anche del sostegno arrivato dall’esterno, “con le parole del senatore ex M5s Gianluigi Paragone che nei giorni scorsi ha attaccato duramente il questore Petronzi accusandolo di voler soffocare la protesta con daspo e denunce illegittime”.

In una approfondita inchiesta richiamata in copertina L’Espresso racconta chi sono e come sono organizzati i neonazisti italiani. L’attenzione è rivolta in particolare a una cellula con base in Campania. A farne parte, si legge, “personaggi addestrati nei campi di combattimento in Ucraina, capaci di usare armi da guerra, di confezionare ordigni, di studiare strategie di lotta e di aggressione, sostenuti dalle loro convinzioni antisemite e filonaziste, nutriti dalla fascinazione per Adolf Hitler”.

Un numero crescente di cittadini europei sembra attratto da idee e slogan di estrema destra. La Lettura del Corriere si sofferma su alcuni casi eclatanti, come le posizioni del candidato all’Eliseo Eric Zemmour che ha messo in discussione l’innocenza di Alfred Dreyfus “come ai tempi dell’antisemitismo denunciato da Zola” e il volgere verso “l’autoritarismo antisemita di Horthy” come modello di sano patriottismo da parte del Primo ministro ungherese Viktor Orban.

Su Repubblica si parla del caso apertosi con il boicottaggio anti-israeliano intrapreso, con gran soddisfazione del Movimento BDS, dalla scrittrice irlandese Sally Rooney. In riposta è arrivata l’iniziativa delle due maggiori catene di librerie del Paese che hanno deciso di rimuovere dal sito web e dai propri punti vendita “i suoi libri precedentemente tradotti in ebraico”.

“Benito Mussolini cittadino di Anzio! Ne sono fiero! La storia non si cancella”. È il vergognoso post di un Consigliere comunale di Forza Italia, Vincenzo Capolei, che non sembra aver gradito le motivazioni che hanno spinto Edith Bruck a rifiutare il ‘Premio per la pace’. Ne scrive Il Fatto Quotidiano.

Sul Foglio un intervento di Emanuele Calò dedicato alla recente bocciatura del ddl Zan.
“Anziché fare del ddl Zan la linea del Piave – la sua opinione – perché non far faticare un’équipe composta non solo di bei nomi, ma anche di specialisti delle diverse branche, onde redigere un testo chiaro, moderno ed europeo, che comprenda tutte le discriminazioni?”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(7 novembre 2021)