Lubiana, festa per la nuova sinagoga
“Una giornata storica,
la sfida inizia adesso”

Ai tempi dell’Impero austro-ungarico la Comunità ebraica di Lubiana agiva nell’orbita di quella dell’austriaca Graz. Un asse antico e nuovo che ha trovato lo sbocco di un’ulteriore collaborazione concretizzatasi in queste ore con l’inaugurazione, nella capitale di Slovenia, di una sinagoga.
Un evento commovente e al tempo stesso solenne segnato dalla partecipazione del Presidente della Repubblica Borut Pahor e di numerosi rappresentanti delle istituzioni e delle comunità religiose. Determinante l’apporto e l’attivismo del presidente degli ebrei di Graz Eli Rosen, che ha permesso di trovare i fondi necessari per istituire il piccolo ma caloroso Beth haKnesset. Situato al primo piano di un palazzo del centro, lo spazio comunitario è integrato dalla presenza di una sala dedicata alla socialità e da una con funzione di cucina.
“Una giornata storica. Adesso la sfida sarà riempire la nostra sinagoga di contenuti e di vita ebraica” spiega a Pagine Ebraiche rav Ariel Haddad, il rabbino capo di Slovenia che vive a Trieste e che proprio da Trieste, per il lieto evento, ha visto giungere una rappresentanza della Comunità ebraica nelle figure del suo presidente Alessandro Salonichio, del suo vice Davide Belleli e del rabbino capo Alexandre Meloni.
“Oggi – ha affermato rav Haddad – è una pietra miliare per l’ebraismo sloveno ed è anche una soglia. Nello stesso giorno in cui celebriamo l’apertura di una nuova sinagoga dovremmo anche interrogarci su quale sia il significato di una sinagoga. Sono le pareti? Sono le panche su cui siamo seduti? Sono i libri? Naturalmente una sinagoga è tutte queste cose e qui abbiamo un esempio di una piccola sinagoga molto bella. Ma al di là di questo la risposta è: la sinagoga siamo noi”.