Mireille Knoll, carcere a vita
per il suo assassino
La Francia ha scelto la giustizia

Carcere a vita per Yacine Mihoub, il killer di Mireille Knoll.
Alex Carrimbacus non risponderà invece del barbaro assassinio dell’anziana donna ebrea divenuto un simbolo dell’odio antisemita che attraversa una parte non irrilevante dell’Islam francese ma sconterà comunque 15 anni di reclusione per furto aggravato. È quanto ha sentenziato, pochi istanti fa, il Tribunale di Parigi. Forte emozione nella famiglia. “Due mostri sono stati condannati” esulta Daniel Knoll, uno dei figli di Mireille.
Qualche settimana fa, parlando con Pagine Ebraiche in occasione dell’intitolazione di una strada della Capitale in ricordo di sua madre, aveva commentato: “È l’ora che la Francia apra gli occhi. Non voglio girare attorno al problema: il Paese è pervaso da un antisemitismo profondo che molto spesso ha le fattezze di un estremismo islamico contro il quale non si ha la forza di intervenire in modo adeguato”. Almeno quest’oggi, diversamente dalla vicenda processuale relativa all’omicidio di Sarah Halimi, un tribunale francese ha scelto di fare giustizia. Di dare a questa parola il suo giusto peso e significato.
La prossima battaglia, ha raccontato a Pagine Ebraiche, Daniel la rivolgerà al mondo della scuola. Ci ha detto infatti: “Il mio sogno, la mia speranza, è quella di arrivare all’istituzione di una giornata Mireille Knoll. Un modo per seminare la giusta conoscenza e valori forti. Bisogna fare presto, prima che sia troppo tardi”.
Giustizia e consapevolezza, un legame indissolubile: “Darò tutto me stesso per questo traguardo”.

(Nelle immagini: la targa in ricordo di Mireille Knoll, nella strada parigina che da alcuni giorni porta il suo nome; i fratelli Daniel e Allan Knoll all’uscita del tribunale)