La conferenza in programma a Roma
Ebrei di Libia, storie di rinascita
Una settimana di testimonianze
La coincidenza con Chanukkah, la festa delle luci, non è casuale. Un momento di luce, ma anche di riflessione su identità e futuro. Cosa ha significato quell’esodo forzato? Quali restano i traumi da elaborare? Come preservare riti e minhagim di una storia antichissima?
“Storie di rinascita: gli ebrei di Libia”: è il tema attorno cui ruoterà un grande convegno internazionale ideato dallo psicoanalista David Gerbi, presidente dell’associazione ASTREL di recente istituzione che ha tra i suoi obiettivi la ricostruzione virtuale dei cimiteri ebraici distrutti dal 1967 in poi.
Appuntamento al Roma Scout Center, dal 28 novembre al 5 dicembre, per una densa settimana d’incontri e testimonianze ad abbracciare idealmente la data del 30 novembre scelta dal Parlamento d’Israele per ricordare i profughi ebrei espulsi dai Paesi arabi.
“Attraverso le storie personali raccontiamo la nostra Storia”, l’invito esteso e raccolto da svariate decine di oratori che giungeranno da molte città d’Italia, ma anche dall’estero (Israele in primis). Voci in parte già familiari ai nostri lettori grazie alla rubrica “Storie di Libia” che ogni lunedì Gerbi cura su queste pagine.
“L’obiettivo della conferenza – spiega – è di trasmettere le testimonianze degli ebrei nati in Libia e delle successive generazioni nate in Italia”. Un passaggio di testimone segnato dalla presenza e partecipazione attiva delle scuole ebraiche di Roma “per far comprendere agli studenti non solo le tragedie del passato ma anche la capacità di resilienza di un gruppo straordinario che è stato ‘profugo’ per poco tempo, ha saputo rialzarsi e diventare protagonista della storia recente di Roma e della sua Comunità ebraica”.
Un contributo vivificante che sarà il filo conduttore dell’iniziativa, sostenuta tra gli altri da Comunità ebraica di Roma, Anu – Museum of the Jewish People, UCEI e Ambasciata d’Israele. Tra i vari approfondimenti panel su “I profughi ebrei della Libia sono ancora dimenticati?”, “Dalle sinagoghe distrutte delle Libia alle sinagoghe libiche ricostruite a Roma con i sefarim salvati”; “Matrimoni tra romani e libici: l’integrazione di due culture”. Nel programma anche una cerimonia al Verano, davanti al monumento commemorativo degli ebrei di Libia massacrati: in quella circostanza sarà svelata una lapide in ricordo delle vittime dei pogrom del ’45, ’48 e ’67 e del campo di concentramento di Giado. Ma sarà anche un’occasione, anticipa Gerbi, per fare memoria “dei nostri rabbini e delle nostre guide che hanno ricostruito la comunità libica a Roma”.
(Nell’immagine: la sinagoga Dar Bishi di Tripoli in una foto d’epoca)
(15 novembre 2021)