Expo Dubai, l’evento internazionale
con ospite la Presidente UCEI
“Non c’è Dialogo senza responsabilità”
Quale è lo stato dell’arte del Dialogo interreligioso? Quali le conquiste destinate a restare? Quali invece i problemi ancora sul tavolo? Interrogativi che l’Expo in svolgimento a Dubai ha scelto di sollevare con una serie di iniziative dedicate nell’ambito della Giornata della tolleranza che si celebra oggi in tutto il mondo. Uno sforzo che vede l’Italia protagonista con ben tre eventi declinati nel segno di una sfida chiaramente esplicitata: “Connecting souls”. Principio sempre valido e ancora di più per un’edizione che vede alla ribalta uno dei Paesi artefici degli Accordi di Abramo.
“Quello che si sta costruendo qui è qualcosa di straordinario. E non mi riferisco soltanto a questioni di natura edilizia. È un qualcosa che ha a che fare, per l’appunto, con la sfera dell’anima”. Così Noemi Di Segni, Presidente UCEI, chiamata a rappresentare la prospettiva dell’ebraismo italiano nell’ambito di un incontro organizzato dalla Fondazione per le Scienze Religiose di Bologna. Un evento in continuità con l’esperienza dell’Interfaith Forum dello scorso settembre, ha evidenziato lo storico Alberto Melloni aprendo i lavori.
Numerosi i contributi e stimoli di una giornata apertasi con le parole dello sceicco Nahyan bin Mubarak al Nahyan, ministro della Tolleranza degli Emirati Arabi Uniti, e proseguita con una pluralità di sfumature. Tra gli ospiti di parte ebraica i rabbini rav David Rosen e rav Elie Abadie. Mentre a portare la voce del governo italiano è stata la viceministra degli Esteri Marina Sereni.
Nel suo intervento la Presidente UCEI ha posto l’accento su alcuni temi critici, in particolare sulle dottrine “sostituzioniste” diffuse ancora oggi in una parte non irrilevante della Chiesa cattolica. “È fondamentale che il processo di accettazione e riconoscimento dell’Altro si completi. Altrimenti il rischio è di fomentare l’antigiudaismo” ha osservato Di Segni, rivolgendo in particolare un appello a chi ha ruoli pubblici e seguito nei mezzi di informazione. Chissà se di queste parole avrà fatto tesoro un altro partecipante al panel, il gesuita Antonio Spadaro, autore di alcune predicazioni che hanno suscitato sconcerto nel mondo ebraico.
Parole ferme anche contro l’Islam integralista e contro chi, facendo leva sulla religione, nega ad Israele il suo diritto ad esistere. Mentre per quanto riguarda il Dialogo l’invito è stato a renderlo un patrimonio sempre più vivo di esperienze, scandito da incontri anche dal basso “come nel caso dell’Amicizia ebraico-cristiana che opera in Italia”. Preoccupazione infine per un’Europa che, attraverso recenti iniziative sul piano giuridico e istituzionale, “sembra mettere a rischio l’esercizio dei diritti religiosi fondamentali”.
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(16 novembre 2021)