“Beni culturali ebraici,
i nostri impegni per il 2022″
Dalla catalogazione del patrimonio a quella dei libri antichi, dallo sviluppo del sito web e dei canali comunicativi al recupero dell’antico cimitero di Valdirose presto protagonista di grandi eventi internazionali. Aree d’azione centrali nell’impegno della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia nell’anno corrente ma anche nel prossimo futuro, come si è convenuto nel corso della riunione del cda in svolgimento nei locali del Centro Bibliografico UCEI oggetto di un recente accordo che ne ha affidato la gestione alla Fondazione stessa. “Una nuova avventura ha inizio” sottolinea Dario Disegni, presidente della Fondazione, alludendo ai frutti di una convenzione che rappresenta “un impegno gravoso ma al tempo stesso decisamente stimolante e coerente con i nostri obiettivi istituzionali: il Consiglio darà il massimo apporto e lo stesso faranno il comitato scientifico e lo staff preposto”. Si lavora in questo senso per affinare al meglio la struttura: “Nelle scorse settimane – spiega Disegni – abbiamo provveduto alla nomina della responsabile del Centro, affidando l’incarico a Diletta Cesana. A breve si chiuderà il bando per la ricerca di una risorsa part time di assistente bibliotecario-archivista. Oggi procederemo invece con la nomina di parte del comitato scientifico”.
Durante l’esposizione delle linee programmatiche per il 2022 Disegni ha tracciato un quadro positivo delle iniziative assunte nell’anno che va concludendosi “pur nella difficilissima situazione indotta dalla pandemia nella quale la Fondazione è stata costretta al pari di ogni altra istituzione”.
Sul fronte della catalogazione del patrimonio culturale proseguirà l’aggiornamento da parte “di sette giovani schedatori che operano sotto la sapiente guida della Consigliera Andreina Draghi e di un comitato scientifico che revisiona il lavoro svolto”. Il portale di consultazione dedicato al patrimonio ebraico, ha poi annunciato Disegni, verrà messo online entro la fine del corrente anno e verrà presentato al pubblico in un apposito convegno da programmare nel primo trimestre 2022″.
Coinvolgimento diretto anche nella grande sfida di I-Tal-Ya books, “assicurato dal ruolo di project manager affidato alla segretaria della Fondazione, Diletta Cesana, in collaborazione con Gloria Arbib, Consigliera UCEI delegata a seguire le attività culturali e componente dello Steering Committee del progetto”.
Nei prossimi mesi la Fondazione implementerà quindi il portale www.visitjewishitaly.it, promuovendolo attraverso tutti i social dell’ente “sotto la guida dei Consiglieri Annie Sacerdoti e Giorgio Segrè e con la collaborazione dell’architetto Baruch Lampronti, curatore dei testi sin dalle prime fasi del progetto”.
Grazie a un importante contributo giunto dall’estero saranno inoltre avviati operativamente i lavori di restauro dell’antico cimitero di Gorizia (Valdirose) “sulla base dell’articolato progetto di recupero e valorizzazione dello stesso predisposto dai Consiglieri Andrea Morpurgo e Renzo Funaro”.
Anche per il 2022, ha evidenziato Disegni, “verranno promossi, in collaborazione con le Comunità proprietarie dei beni culturali che necessitino di appositi interventi, alcuni progetti di restauro esemplari, per i quali verranno attivati tutti i canali di finanziamento ipotizzabili e per i quali la Fondazione metterà altresì a disposizione le competenze professionali presenti al suo interno”.
Mentre eventi ed esposizioni temporanee “potranno essere realizzati, ove la situazione sanitaria lo consenta, nel corso dell’anno, in particolare in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica”.
Sulla base dei positivi risultati conseguiti negli scorsi anni con l’affidamento di incarichi di ricerca a giovani studiosi, l’intenzione è inoltre quella di “affidare un nuovo incarico di ricerca che consenta di far progredire gli studi relativi al patrimonio culturale ebraico in Italia, con particolare riferimento ad aree del Paese nelle quali le testimonianze della presenza ebraica siano state scarsamente approfondite”. Disegni ha fatto tra gli altri l’esempio dell’Abruzzo.
Particolare attenzione verrà infine riservata “a una sempre più efficace attività di assistenza e consulenza alle Comunità nelle loro esigenze di conservazione, di restauro e di valorizzazione del proprio patrimonio, nonché di accesso alle diverse fonti di finanziamento per tali obiettivi, pubbliche e private, a livello nazionale, europeo e internazionale”.
(Nell’immagine il Consiglio della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia riunito al Centro Bibliografico UCEI vicino all’installazione artistica “La mezuzah” di Ariela Bohm)
(17 novembre 2021)