Rav Joseph Pacifici (1928-2021)

L’Italia ebraica perde un grande Maestro: il rabbino Joseph Pacifici, scomparso in Israele all’età di 93 anni.
Rabbino capo di Gibilterra dal 1956 al 1969, aveva conseguito l’ordinazione rabbinica a Londra, poco più che ventenne, dalle mani del rabbino Shemuel Yosef Rabinov. Aveva poi insegnato al Collegio rabbinico di Torino e, anche dopo aver compiuto l’Aliyah, non aveva mai reciso i legami col suo Paese d’origine. Fino all’ultimo ha continuato ad essere tra gli animatori della rivista Segulat Israel ispirata alla lezione e ai valori di suo padre Alfonso Pacifici, una delle figure più significative dell’ebraismo novecentesco.
“Pur lontano dall’Italia la sua figura restava un faro. Un esempio per tutti coloro che hanno a cuore la Tradizione e intendono difenderla piuttosto che vivere un ebraismo annacquato. Rav Pacifici incarna un ideale verso il quale gli ebrei italiani dovrebbero volgere se vogliono mantenere le proprie radici”, la testimonianza di rav Alberto Moshe Somekh. Il sodalizio è di lunga data e, sottolinea rav Somekh, “attraversa quasi l’intera storia di Segulat Israel: la mia collaborazione è iniziata infatti dal secondo numero”.
Commosso anche rav Luciano Caro, rabbino capo di Ferrara, che fu suo allievo sui banchi del Collegio torinese. “È stato lui – si emoziona – a schiudermi le porte del Talmud. Le sue lezioni non lasciavano mai indifferenti: sapeva affascinare e sempre si aveva l’impressione di far parte della discussione, di essere protagonisti diretti dei fatti che si andavano ad evocare. C’era in noi studenti, e ricordo tra gli altri rav Giuseppe Laras e rav Roberto Bonfil, una profonda ammirazione”.
A ricordarlo con particolare commozione la Comunità ebraica di Gibilterra, cui sempre è rimasto legato nel tempo e che ha deciso di onorarlo con un momento di preghiera e testimonianza in sua memoria.
Sia il suo ricordo di benedizione.

(Nell’immagine: la commemorazione di rav Pacifici nella sinagoga di Gibilterra)