Le chiavi di Firenze a Edith Bruck
“Instancabile opera di testimonianza”

“L’instancabile opera di testimonianza verso le giovani generazioni” tra le motivazioni che hanno portato all’assegnazione delle Chiavi della città di Firenze alla scrittrice e Testimone della Shoah Edith Bruck. “Firenze le dice grazie: è davvero emozionante sentire le sue parole nella nostra città e la sua instancabile volontà di essere testimone”, le parole del primo cittadino Dario Nardella nel conferirle l’alta onorificenza in occasione dell’evento inaugurale del Festival delle Religioni. “Sono onorata, felice e contenta” ha spiegato Bruck, ospite d’onore della rassegna ideata dalla filosofa Francesca Campana Comparini.
Nel suo intervento la scrittrice italo-ungherese si è soffermata su vari temi d’attualità, e in particolare sulla distorsione della storia e della Memoria in varie piazze anti-vaccini. “Le manifestazioni dei No vax non mi hanno fatto dormire”, ha affermato. “Si deve intervenire e la colpa è anche dei politici di oggi. Chi non ha vissuto la tragedia della Shoah non può comprendere, ma è grave che le manifestazioni passino nell’indifferenza”.
Bruck ha poi rivolto un appello al Paese: “Stiamo attenti, anche negli anni ’30 i problemi sono iniziati così”. Tra i protagonisti del Festival delle Religioni anche il presidente della Comunità ebraica fiorentina Enrico Fink, che proporrà una riflessione su ebraismo e felicità.
“No Vax e rigurgiti di antisemitismo” è stato invece il tema di un incontro organizzato dalla redazione di Toscana ebraica e dalla sezione fiorentina dell’Adei Wizo. Ospiti il parlamentare dem Emanuele Fiano e l’assessore comunale a Educazione e Welfare Sara Funaro, moderati dalla giornalista Hulda Liberanome.
Nella sua ricognizione Fiano ha parlato del ritorno di un “tribalismo” che, con la sua violenza non solo verbale, sembra mettere a rischio anche le democrazie più progredite. Anche, ha ricordato il deputato, nel nome di un uso distorto del termine “libertà” di cui anche le piazze No Vax sembrano nutrirsi. Funaro si è soffermata in particolare sul mondo della scuola evidenziando quanto sia essenziale che anche da qui, dal processo di formazione dei più giovani, maturi una diversa consapevolezza generale. Dell’importanza di vaccinarsi, ma anche di conoscere la storia. Sala gremita e molte domande. “Il segno che quando si affrontano temi d’interesse la risposta arriva sempre”, commenta Liberanome.

(Nelle immagini: Edith Bruck al Festival delle Religioni, dove è stata insignita delle Chiavi della Città; Emanuele Fiano e Sara Funaro insieme alla direttrice di Toscana Ebraica Hulda Liberanome)